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LE CROCIATE regia di Ridley Scott

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Invia una mail all'autore del commento bobo94     5½ / 10  11/12/2005 01:54:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In effetti il film è decisamente e notevolmente spaccato in 2.
La prima parte da 4. La seconda da 6,5.
Il film ricalca troppo i predecessori, ma è piu' banale, poco studiato, poco realistico, mai avvincente. Belli le scenografie, il cast, le scene di guerra a tratti.
Incide pero' troppo la noia del primo tempo. Il film vorrebbe narrare una epoca storica importantissima, ma si incentra troppo sul protagonista e perde di vista lo spettatore. Troppo presente Orlando Bloom, che non si spiega come possa passare da semplice maniscalco di provincia a Grandissimo Guerriero prima e Subblime stratega di guerra, poi.
Sbalestrato.
frine  11/12/2005 02:44:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un meccanismo fondamentale del Mito (valido anche quando si tratta di storia mitizzata)è la trasformazione di un personaggio di modestissima condizione sociale in un grande leader. Mi viene in mente ad esempio un certo falegname di Nazareth...Però anche Romolo e Remo crebbero con un pastore e con una donna così poco nobile da essere identificata con una lupa;-)
Non c'è da stupirsi che Balian, una volta riconosciuto come figlio di un illustre Cavaliere, sviluppi potenzialità insospettate. Il problema secondo me non è questo.
La vera pecca del film è la sceneggiatura davvero troppo debole, con personaggi che spariscono senza ragione solo per dare spazio a Balian, e con contraddizioni a non finire.
Ma l'errore più grave sta nel personaggio di Sibilla. Che la regina di Gerusalemme offra il proprio amore al protagonista è segno di un'investitura regale che la stessa gli concede . Ma a questo punto, poco buonismo: Balian dovrebbe uccidere il perfido marito della donna (fra l'altro: da quando in qua i Templari si sposano?), come gli suggeriscono i suoi sostenitori. Quando si accetta l'amore della Regina, c'è poco da scegliere: o si ammazza, o si muore (vedere il mito di Candaule e Gige).
Il finale, poi, è ridicolo.
Naturalmente si salvano le splendide inquadrature (ci mancherebbe altro), nonchè le caratterizzazioni di Baldwin e del Saladino. Ma il resto è davvero troppo superficiale.