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ENEMY regia di Denis Villeneuve

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  13/10/2017 09:51:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cervellotico, per certi versi respingente, Dennis Villeneuve si ispira al romanzo "L'uomo duplicato" di Josè Saramago di cui mantiene l'impronta andando a stravolgerne spesso e volentieri la trama, a partire dalle immani limitazioni imposte ai personaggi femminili. Lo script si concentra infatti esclusivamente sull'apatico professore Adam, uno con la faccia triste probabilmente anche quando vince la lotteria, il quale, scopre casualmente mentre sta visionando un film, la sua copia spiccicata. Ossessionato da questa cosa decide di indagare fino ad incontrare realmente questa sorta di clone di nome Anthony, attore con moglie in dolce attesa e carattere ben diverso da quello del mite insegnante.
"Enemy" è un film giocato per intero sul mistero, sul tema del doppio che forse è solo proiezione mentale di uno dei due protagonisti. E' probabile rigetto verso le responsabilità e angustia alimentata dal senso di colpa, è sentirsi prigionieri di imposizioni sociali e di una vita trasformata in appiccicosa tela (la ricorrente presenza di ragni è forse indicativa in questo senso). Il percorso è tracciato definitivamente, le marcia indietro non è più opzione tollerabile, i sogni di gloria al macero, resta da affrontare la dura realtà di una vita insoddisfacente.
Ne esce un film dai ritmi compassati, dalla fotografia oscura ma dalle sfumature calde, edificato su atmosfere minacciose ed opprimenti in cui la mdp del regista canadese si muove meravigliosamente mentre i fatti alimentano dubbi e incertezze, spiazzando a più riprese sino a raggiungere un finale ai limiti della follia.