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ENEMY regia di Denis Villeneuve

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Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman     10 / 10  16/05/2014 14:35:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un capolavoro di stile,che sapientemente pesca la forma espressiva di Hitchcock e l'andamento del racconto frammentario ma volutamente confuso di Polanski.
Ci si fa largo attraverso questi due metodi di regia per inserire metafore visive di rara bellezza,contornate da una tensione che cresce in modo esponenziale alla pari del tipo di ossessione che agguanta il protagonista.

Villenueve utilizza il tema del doppio e la figura del ragno,aracnide silenzioso letale che non fa sconto sulle prede che sceglie,per descrivere la condizione dell'allucinato Jake Gynellhaal,in una delle sue migliori performance attoriali senza se e senza ma.

Un trip mentale dotato di un ammirevole ritmo lento,cadenzato ma incisivo.
Viene Concentrata in un'ora e mezza scarsa di film una potenza recitativa e registica che fa fatica a trattenersi nel quadro delle inquadrature,un qualcosa che nel 2014 non ha sinceramente eguali.

Le coprotagoniste femminili compaiono poco trasformando il film in un intenso one Man show,però quando si fanno notare portano con se delle chiavi di lettura della trama da non sottovalutare perché aiutano nella comprensione del discorso partorito da Villenueve e sceneggiatore.

Occhio a non perdere Enemy,un labirinto nella mente di Gynellhaal seducente ma allo stesso tempo sconvolgente,impreziosito da interventi in fase di regia curatissimi e mai banali.

Saluti dal vostro tnx di fiducia.