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LA SIGNORA DI SHANGHAI regia di Orson Welles

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Goldust     8½ / 10  30/07/2012 12:28:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ingarbugliato dramma-nero di spettacolosa forza visiva, un capolavoro sfiorato che ancora oggi mantiene un fascino eccezionale . I meriti sono da suddividere tra l'impareggiabile barocchismo estetico di Welles, che si conferma dopo Citizen kane e l'Orgoglio degli Amberson, e lo straordinario sex-appeal della Hayworth, che non risente minimamente della strasfigurazione di look ( capelli biondi, perdipiù corti ) pensata per lei dall' ( allora ) marito - regista.
Grande performance di Everett Sloane ed indimenticabili almeno un paio di scene ( il rendez - vous nell'acquario, la resa dei conti nella sala degli specchi ), oltre al bellissimo monologo sulla famelicità degli squali.
Unico rammarico, un plot che nella seconda parte si fa inutilmente complicato, tanto che le spiegazioni più importanti vengono lasciate alla voce fuori campo del protagonista.