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RAPPORTO CONFIDENZIALE regia di Orson Welles

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Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman     8½ / 10  18/04/2013 22:48:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Welles ci stupisce ancora con un altro suo film ad incastri,(resentandosi in una versione più diabolica di Charles Foster Kane da vivisezionare scena dopo scena)in un gioco/film architettato da Mr.Arkadin per lo spettatore e per il protagonista investigatore con il fine ultimo di svelare la vera identità di questo misterioso e ricchissimo uomo di mondo.

Conduce il suo gioco a partire dalle riprese stravaganti,con inclinazioni apparentemente inadatte al tono del film ma che si rivelano pian piano essenziali ai fini dell'atmosfera in cui ci si deve immergere:in un bombardamento di rivelazioni,notizie shock,colpi di scena,dialoghi incontrollabili,incomprensibili,che ti portano fuori strada,il tutto per rendere più confusionario una visione distorta della realtà.Una realtà che pur essendo ancorata ad uno sviluppo di trama per niente fantastica o fantasiosa,è maneggiata da Welles con movimenti di camera talmente improbabili(come i significativi dialoghi con i campi-controcampi che organizza alterando le immagini sullo sfondo dietro i personaggi),che si ha la sensazione di seguire una vicenda in un mondo alternativo,dove tutto é possibile se questo mondo è controllato da persone più potenti di noi che ci tengono con le briglie.

Mr.Arkadin quindi è un uomo che se ne sta da parte,sugli spalti,ricoperto da un'oscurità che desidera,si abbandona alle tenebre(come si puo ben intuire dalle numerose inquadrature di lui ricoperto da una fotografia magistrale che mette in evidenza la sua malvagitá)perchè ormai talmente accecato dal controllo delle redini del film,che sente il bisogno di nascondersi nel buio per poi divertirsi a riapparire davanti le cineprese per svelarci i pezzi del puzzle per completare una rete intricata di sospetti,intrighi,omicidi e nomi.

Noi nei panni di Van Straffen(il protagonista che si mette sulle tracce di Arkadin).Noi che siamo li con la lente di ingrandimento a sbirciare nel film,che vorremmo sapere sempre di più del personaggio di Arkadin,della camaleontica figura di Orson Welles.Noi che veniamo scossi,che ci sentiamo confusi,che tratteniamo il respiro per poi essere condotti verso un finale da manuale.

Un regista e sceneggiatore che sa bene come trattare il pubblico più preparato,che aveva ormai visto i suoi lavori precedenti tutt'altro che appartenenti all'entertainment nudo e crudo.Ha guardato indietro e ha alzato l'asticella sfornando un prodotto che sguazza fra i misteri del giallo e la suspence continua tipica del thrilling,che non ti fa staccare gli occhi dallo schermo.

In pratica una versione allungata delle sequenze iniziali di Quarto Potere.Un non-stop di rivelazioni e giri di personaggi che disorientano chi vi ci assiste,per poi arrivare ai minuti finali in cui si rivaluta l'intera pellicola elevandola a dignitosa ulteriore prova firmata Welles.

Recensione dal vostro tnx di fiducia.