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FANNY & ALEXANDER regia di Ingmar Bergman

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Mpo1     9 / 10  25/09/2006 23:20:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
“Fanny & Alexander” è l’ultimo film realizzato per il cinema dal grande Ingmar Bergman. In realtà la versione originale è stata girata per la tv e dura più di cinque ore, ridotte poi a tre nella versione cinematografica (che è quella che ho visto). E’ una sorta di summa di tutta l’opera di Bergman, in cui ritroviamo tutte le tematiche ricorrenti nella sua filmografia.
Il film si svolge in quattro ambienti principali: il Teatro, il luogo dell’arte; la Casa della famiglia di Fanny e Alexander; la Casa del vescovo, spoglia e glaciale (ricorda “Luci d’inverno”), luogo della repressione e della religione; la Casa dell’amico della nonna, Isak Jacobi, misteriosa e ricca di strani oggetti, luogo della magia.
L’avvio del film è un po’ faticoso, la parte iniziale è piuttosto lunga e dispersiva, ma dall’arrivo del personaggio del vescovo il film si fa più interessante, per raggiungere il suo apice nella casa dei Jacobi. La scena migliore è quella che riguarda il misterioso personaggio di Ismael (interpretato da una donna).
Nonostante il titolo, Fanny è quasi una figura secondaria mentre il vero protagonista è Alexander, sorta di alter ego del regista. Il film è infatti profondamente autobiografico, con elementi tratti dalla vita dello stesso Bergman. La figura del vescovo, per esempio, è basata sul padre dello stesso Bergman, rigido pastore protestante. E il film celebra il potere dell’arte e dell’immaginazione contro le costrizioni della religione.
Il film presenta elementi delle opere precedenti di Bergman: per esempio la scena in cui Alexander sente una voce che crede quella di D.io e pensa che si nasconda dietro una porta richiama una scena di “Come in uno specchio”. La divinità che Alexander aspettava si rivela essere una mostruosa marionetta, un fantoccio costruito dall’uomo, qualcosa di spaventoso ma finto, irreale.
Tra gli interpreti alcuni dei grandi attori bergmaniani, come Erland Josephson e Harriet Andersson, nella parte di una delle domestiche della casa del vescovo.