pier91 9 / 10 19/06/2011 14:37:47 » Rispondi Quando Hitchcock realizzò "The lodger" era solo un ventottenne (curiosamente la stessa età di Kubrick quando girò "The killing"). Aveva compiuto un viaggio in Germania, un'occasione imperdibile per un cineasta, non tanto dissimile da ciò che era stato il Prix de Rome per i pittori. Lasciti dell'Espressionismo sono la resa dell'inquietudine, l'esaltazione del vortice psichico, l'epilessia dei gesti, il trucco volutamente farsesco dei volti, la dimensione ambientale che diviene prolungamento grottesco della personalità deviata. Un citazionismo che non è immobile stasi ma impulso creativo. Il film è di fatti un compendio di trovate registiche che lascia interdetti tanto è avanguardista, un quasi-esordio che appare come un sogno divinatorio. Vi è tutto il futuro cinema hitchcockiano, dalla tematica dell'uomo ingiustamente accusato ("Il club dei 39", "L'altro uomo" e molti altri), passando per il ruolo di complicità affidato donna innamorata ("Io ti salverò", "La finestra sul cortile"), fino all'ambiguità dei personaggi resa con l'inganno registico ("Rebecca","Il sospetto", "Paura in palcoscenico") . Se poi un regista come Fritz Lang nel 1948 con "Dietro la porta chiusa" si richiamò esplicitamente a "Rebecca", non è difficile immaginare che la caccia all'uomo e il tentativo di linciaggio alla fine di "The lodger" abbiano avuto una qualche influenza sul concepimento di "M- Il mostro di Dusseldorf".
Quando l'agente scopre la pistola del pensionante la musica è incredibilmente simile, se non identica, a quella che caratterizza il lupo della notissima fiaba musicale di Sergej Prokof'ev. Molto curioso
pier91 19/06/2011 14:56:45 » Rispondi "ruolo di complicità affidato ALLA donna innamorata"