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L'UOMO IN PIU' regia di Paolo Sorrentino

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julian     8½ / 10  21/09/2010 15:30:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
" Ma voi lo sapete cosa cazz.o sono stato capace di combinare, in passato, io? "


L'esordio del regista italiano più interessante e autoriale degli ultimi venti anni è un film sul moto parabolico della vita, il più realistico e meno onirico dei quattro, e anche il meno compiaciuto e ambizioso.
Anche essendo un Sorrentino poco maturo, si cominciano a vedere alcuni suoi tratti caratteristici: tanta tecnica alla regia; grande perizia nello scegliere attori, scenografia, musiche e ambientazioni; una non indifferente dimensione teatrale (giù più scoperta nel successivo, che sarà definito dal Morandini "troppo recitato", finto) che porta alla scelta di numerosi attori di teatro.
Napoli è il perfetto quadro di sfondo alla storia dei due Antonio Pisapia: cantante di successo uno e calciatore che sogna di allenare l'altro, due figure accomunate da un destino calante, il cui parallelismo è imposto dalla stessa omonimia. Indicative le aperture sui due personaggi - Tony che si esibisce davanti a un folto pubblico d'alto rango, Antonio che entra in un San Paolo gremito - in forte contrasto con la fine che vedremo loro fare: il primo in una piccola piazzetta semideserta di un paesino abruzzese, il secondo, suicida, in un campo da calcetto.
Il realismo, che sarà stato utile a Garrone per Gomorra, fa scorrere il film con estremo piacere: la bestemmia, l'allenatore furioso, il dottor Tagliaferri, Salvatore a mare, le canzonette neomelodiche...
Attori sopra le righe, a volte anche eccessivamente, Toni Servillo devastante e fenomenale Ce Matin La degli Air in chiusura.
Sorrentino ENORME. Napoli è la nuova frontiera.