Goldust 6½ / 10 05/03/2016 11:51:55 » Rispondi Con uno stile già personale ma mai predicatorio l'esordiente Sorrentino segue i destini di due omonimi napoletani, dai successi alla disgrazia. Parabola amara eppur non così pessimista come potrebbe sembrare, che lega in modo arbitrario due anime vivisezionate nel profondo; riesce meglio il lavoro sul crooner amorale di Servillo, anche per merito della sua gigantesca interpretazione, un pò meno quello sull'ex calciatore cocciuto che vuole fare l'allenatore. Due perdenti di successo discretamente ritratti anche se, qui più di ogni altro film del regista, un ritmo maggiormente spedito ne avrebbe rafforzata la dimensione tragica. La scena clou è il monologo finale di Tony in tv, da brividi.