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COLD IN JULY regia di Jim Mickle

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Spotify     7 / 10  23/04/2016 03:11:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
PRESENTI SPOILER

Validissimo thriller passato piuttosto inosservato. La cosa che subito mi ha spinto a visionarlo, è stata che per una volta, pur non essendo un'innovazione, il desiderio di vendetta è perpetrato da un personaggio che già di per se è cattivo e non il solito amorevole padre di famiglia al quale gli uccidono moglie o figlio e allora si trasforma in un angelo vendicatore. Era da un po' di tempo che non si vedeva una cosa del genere e ciò ha provocato in me, una forte curiosità nel visionare "Cold in July". Poi l'altro elemento che mi ha stimolato, è stata la presenza nel cast, come protagonista, di Michael C. Hall, in altre parole Dexter Morgan. E partiamo proprio da quest'ultimo punto: ho trovato la performance dell'attore abbastanza buona, non eccezionale però, anche perché forse risente ancora troppo delle influenze televisive. Comunque, Hall fa un apprezzabile lavoro dimostrando di essere un'interprete che, quando si tratta di calarsi in contesti cupi e tetri, come quello della pellicola in questione o ancora in quello di Dexter, si trova normalmente a suo agio. Le espressioni sono riuscite, ottime anche le movenze, come ad esempio durante la scena nel negozio di DVD. Invece, riguardo l'interpretazione dei dialoghi e le sequenze più movimentate, come quelle finali, l'attore poteva far qualcosa in più. Comunque, in generale, l'interpretazione è positiva. Buono anche il resto del cast che vede un simpatico Don Johnson, in una veste pseudo-western e che da un tocco di ironia al film con una gran esplicazione dei dialoghi. Buona anche l'interpretazione di Sam Shepard nel ruolo del cinico Ben Russel. La regia non è affatto male, Mickle pur essendo alle prime armi, dimostra già di saper usare i propri mezzi e realizza un lavoro meglio di quanto si potesse prevedere. La cosa che più ho apprezzato della sua direzione, è stata la creazione di un'atmosfera molto tenebrosa, sporca, opprimente, quasi claustrofobica che caratterizza tutto il film. Più la storia va avanti e più si scende in una spirale di totale depravazione, condita appunto, da questa aura così lugubre e malata. Tra le varie cose, un'altra che si rivela riuscita, è il mostrare allo spettatore da parte del regista, la cattiveria dell'essere umano in tutta la sua follia, attraverso le gesta del figlio di Ben. E, sempre il director, ci fa comprendere che di fronte a tanto orrore, anche un padre, che nella trama è paradossalmente un galeotto, può decidere di ricorrere a mezzi estremi, come ad esempio uccidere il proprio ragazzo. Il ritmo è ottimo, non c'è mai un calo di interesse e la vicenda più va avanti e più diventa coinvolgente, grazie anche alla narrazione spedita di Mickle, che porta rapidamente lo spettatore all'interno delle menti più contorte e schizofreniche che ci possano essere. Ottima la direzione degli attori, fatti tutti calare bene dal regista nei rispettivi ruoli e fatti anche mischiare con efficacia al clima della pellicola. Discreta la caratterizzazione dei 3 personaggi, tutti diversi tra loro, ma in un certo senso aventi bisogno l'uno dell'altro. Girate bene alcune sequenze di tensione, le quali si succedono rapidamente durante lo svolgersi del film. Il finale è pressoché buono, in quanto presenta delle belle sequenze d'azione con un certo utilizzo di sangue e quant'altro, però, l'ho trovato leggermente sbrigativo, poiché, dopo che i nostri eroi hanno fatto fuori tutti gli altri uomini, il confronto tra Ben e il figlio avviene troppo rapidamente e ciò fa restare un po' con l'amaro in bocca. Grandiosa la fotografia, le tinte sono a metà tra il nero, il marroncino e il giallo, tutti colori che descrivono (perfettamente) l'aria che tira. Anche la scenografia mette molto in risalto l'atmosfera, prima di tutto, è ben valorizzata dal regista, poi è sempre molto cupa, buia e desolata. La casa finale poi, è un circo degli orrori. Altro elemento a favore, e secondo me tra i pezzi da 90 del film, è la colonna sonora, assolutamente fantastica. Fa percepire l'aura malata, fa stare in suspense ed è usata sempre nei momenti giusti. Davvero eccellente. Il punto debole di quest'opera invece, è la sceneggiatura. Principalmente è troppo approssimativa, la trama fino ad un tratto procede su binari abbastanza lineari, però poi, arrivati al punto in cui tutto cambia, si passa con troppa facilità e senza un minimo approfondimento all'altra faccia della storia, che poi diventa quella predominante. Anche i dialoghi a volte non convincono mentre la stesura dei personaggi non dispiace anche se anche qui poteva venir fatto qualcosa in più. E' uno screenplay che tuttavia, come ho detto all'inizio del commento, ha il merito di rendere vendicativo un personaggio già di per se cattivo (anche se solo durante la prima parte).

Conclusione: un thriller piacevolissimo, si lascia guardare con molto interesse. Non vorrei sbilanciarmi, ma nel suo genere penso sia tra i migliori usciti negli ultimi 2-3 anni.

Voto: 7=