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THE WICKER MAN (1973) regia di Robin Hardy

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  06/05/2011 16:17:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una lettera anonima esorta il sergente Howie a recarsi nella sperduta isoletta di Summerisland dove pare che la comunità del luogo tenda a tacere la misteriosa scomparsa di una bimba.
Uomo tutto di un pezzo,timorato di Dio e fervente cristiano praticante,deriso per questi motivo dai suoi colleghi,Howie si troverà a dover entrare in relazione con un modo di vivere nettamente discordante con le proprie convinzioni e la propria morale.
Nell'isola infatti i dogmi cristiani sono stati da tempo ripudiati in favore di un culto pagano risalente a tempi remoti, vissuto alla luce del sole e nella massima libertà.
Questo culto fortemente associato alla natura e ai raccolti ispira un'atmosfera d'altri tempi, quasi da rituale mistico medievale con riferimenti di tipo orgiastico,senza però scadere nell'esibizione sfrenata di volgarità. Ci si limita ad allusioni, maliziose provocazioni e scene di nudo,tra cui spicca la silhouette di Britt Ekland quando tenta di corrompere la granitica moralità del poliziotto.
Il film si distacca con forza dalla convenzionalità apparendo come una fusione di tanti generi edificata sullo scontro tra paganesimo e religione,in una riproposizione moderna di una spietata lotta ancestrale.
L'effetto bizzarro è incrementato dalla presenza di canzoni e nenie con riferimenti sessuali espliciti alternati ad inni d'ossequio alla natura.La tensione cresce in modo vertiginoso con l'approssimarsi della soluzione dell'enigma,mentre la comunità in principio cordialmente stramba comincia a mostrare un atteggiamento ostile.
Finale fantastico con la tanto attesa apparizione del "wicker man" ,simbolo di un fanatismo sacrificale inarrestabile pilotato da un Christopher Lee sempre eccellente in ruoli sinistri.
Chi ha visto il penoso remake diretto da Neil La Bute,come il sottoscritto, sciuperà il colpo di scena finale e si maledirà per aver visto quell'obbrobrio prima di questa straordinaria chicca,considerata da molti uno degli horror britannici più importanti di tutti i tempi, anche se catalogarlo in un unico genere sarebbe scorretto.