Italo Disco 6½ / 10 03/10/2015 17:39:49 » Rispondi Più che per l'intreccio thriller la sceneggiatura si fa apprezzare per i continui dualismi fra verità e bugia, realtà e finzione, esistenza e vita teatrale resi ancora più rilevanti dal colpo di scena finale che sbugiarda il flashback iniziale, mentre Hitch non lesina inquadrature suggestive e preziosismi tecnici. Tuttavia mi ha lasciato piuttosto freddo per via di una suspense che non riesce a decollare sul serio indebolita da dialoghi insipidi, che altrove erano i punti di forza del Maestro; certo me lo dovrei sentire con le voci originali, tra l'altro la versione che ho visto è quella ridoppiata nel 1975 mancante spesso dei rumori di scena (porte che sbattono, fogli che volano ecc.). Ritornando alle contrapposizioni da notare le diverse performance delle 2 dive: la Dietrich sfoggia occhi da matta e una recitazione arcaica; la Wyman esibisce una ventata di freschezza e una prestazione maggiormente attuale.