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NUMERO DICIASSETTE regia di Alfred Hitchcock

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amterme63     6½ / 10  02/06/2008 20:00:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hitchcock è stato un grande artigiano del cinema, uno dei più grandi. La grandezza l’ha raggiunta solo dopo anni e anni di esercizio pratico, di esperienza sul campo. I primi film sono stati la palestra in cui ha formato la sua arte di agguantare l’interesse e l’emozione dello spettatore con il mistero, la paura e la curiosità. Per la lui la sfida è quella di coinvolgere e meravigliare lo spettatore, più che di istruirlo o di spiegargli qualche aspetto nascosto della realtà. Appartiene alla schiera di quelli che usano l’Arte per l’Arte, anche se nei capolavori riesce, di riflesso, a far entrare nelle sue opere anche aspetti umani universali.
In “Numero 17” del 1932 (mi sembra) va subito al sodo. Senza spiegare niente siamo subito di notte in una casa abbandonata visitata da un curioso, il quale trova un cadavere in cima alla solita rampa di grandi scale a spirale. L’atmosfera è quella dei film gotico-espressionisti. Facce deformate dalla luce, ombre minacciose, mani che sbucano dal nulla, passi misteriosi, cadaveri che spariscono. Non manca il tocco comico e l’ironia. Poi nel film entra un aspetto da polizia-criminali e spionaggio. Su tutto domina il contrasto apparenza-realtà, verità-menzogna e il sottilissimo e incerto confine che intercorre fra i due. Hitchcock gioca molto su quest’aspetto della mente umana e sull’emozione e sul coinvolgimento che crea. Infatti il film sembra quasi un grande gioco enigmistico. Hitchcock non osa però sconvolgere gli spettatori con scomode verità e quindi chiude con la soddisfacente spiegazione a tutti i misteri. Insomma come in un giornale di enigmistica, nelle pagine finali c’è la soluzione.
A questo si aggiunge un’atmosfera vagamente onirica (dalla cantina misteriosa della casa, si accede ad una stazione ferroviaria !) e una parte giocata sullo spettacolo dell’inseguimento su di un treno in corsa. Il tutto però è piuttosto slegato, non si amalgama alla perfezione, la storia è difficile da seguire tanto da causare a volte smarrimento. Il gioco è quindi troppo scoperto, ma Hitchcock imparerà poi come affinarlo a dovere.