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LAST DAYS regia di Gus Van Sant

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Kesson     7½ / 10  22/12/2005 11:00:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sinceramente? Mi sono un po' stufato di vedere 9 volte su 10 stroncature a determinatri film solo per la loro "lentezza" stilistica e narrativa. Vi annoiano? Allora evitate determinati registi con le suddette prerogative (di conseguenza eviterete anche parecchi capolavori). Detto questo vorrei analizzare questo "Last Days".

Premessa: i Nirvana (come molti ultra-ventenni) hanno avuto un peso fondamentale nella mia adoloscenza, sono cresciuto con Cobain e soci, sono cresciuto con la musica Seattle, con il filone grunge morto e defunto oramai dal '96. Dunque "Last Days" mi é piaciuto. Credo che Van Sant abbia scelto il modo piu' difficile per raccontare, interpretare, i presunti ultimi giorni di vita di Kurt Cobain. Questo non é un film documentario (non é un "The Doors" di Oliver Stone per intenderci), non utilizza nomi veritieri, non annovera, nella pur bellissima soundtrack, alcuna canzone firmata "Nirvana". Il film é uscito anche piuttosto in sordina, quindi presunte accuse di speculazione, i vari "lasciamoloriposareinpace" mi sembrano fuori luogo.

A me é piaciuto, un film da 7 pieno. Pochi i dialoghi? I silenzio fa piu' casino di qualsiasi parola urlata con tutte le proprie forze. La regia é splendida come del resto lo era già stata in "Elephant", stessa cosa per la fotografia.

Oggettivamente sbalorditivo Micheal Pitt, davvero bravo, azzeccati i gregari il resto del cast ( gli "amici" scrocconi per intenderci) e arricchito da un paio di cameo di tutto rispetto Kim Gordon dei Sonic Youth nei panni della madre (?) di Blake, e il grandefuoriditesta Harmony Korine nei panni del nerd incontrato in un locale.

Da brividi le due canzoni suonate live da Micheal Pitt "Fetus" e "Death to Birth", ho letto di cliché della corda rotta, del fatto che un eroinomane non puo' essere in grado di suonare....ho visto eroinomani che si facevano come io posso fumarmi una sigaretta, non battere ciglio e poi tornare alla vita di sempre; senza dimenticre che probabilmente gli ultim concerti di Cobain (quello vero) siano stati scanditi senza pmbra di dubbio, dai tempi della sua dipendenza dall'eroina, senza che questa gli impedisse di esibirsi o di suonare.

Insomma, questo film vi da la possiblità di spiare, quasi nascosti, gli ultimi giorni di vita di un poeta, un musicista, rimasto solo con se stesso e la sua musica, alienato, quasi un fantasma, perduto oramai nell'oblio della asocialità, delle dipendenze, dal perenne fuggire da quello che é stato. Ispirato agli ultimi giorni di vita di Cobain? Si. Veritiero? Chi lo sa. Plausibile? assolutamente. Bel film? Decisamente si, un gran bell'omaggio al caro vecchio Kurt.
tatum  13/03/2006 19:46:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Conosci il grunge? non mi pare altrimenti sapresti benissimo che quello nel film non è Kurt, è solo la sua immagine sfruttata da Van Sant.
Apparte che Pitt con Cobain non c'entra un c.azzo, non si possono evitare i dialoghi e l'autodistruzione in un film sul grunge o su Kurt, quindi non avrebbe dovuto farlo. La lentezza non c'entra, andava bene x Elephant, non per questo.
Invia una mail all'autore del commento the passion  22/12/2005 15:41:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
mi è piacuta la tua risposta...
la mia opinione può essere scorrevole e uguale....
anch'io come te sono fan dei nirvana e tutt'oggi ascolto le sue canzoni... dico solo che del film non mi è piacuto il "gruppo" non mi è piaciuto che il nome fosse differente al suo volto... e riguardo a michael pitt mi inchino davanti a lui per la straordinaria interpretazione di Kurt, ho provato una bella sensazione nel vederlo recitare, sembrava davvare che lui fosse li... i comportamenti i vestiti tutto era uguale solo il suo nome diverso... questo mi da noia molta noia...
e poi lui non mori in capanno per gli attrezzi del giardino ma in scantinato sotto casa, questo non ti da noia?
se bisogna raccontare una vita reale non bisogna basarci su altre cose.....non credo che lui i suoi ultimi giorni la strascorsi cosi, si era un eroinomane... ma non credo che una star come lui sia stata lasciata sola cosi.... era un grande piccolo uomo, che voleva solo essere felice ma la sua infanzia gli ha inpedito di crescere con quella gioia che tutti noi ci creiamo....
attendo una tua risposta
Kesson  23/12/2005 18:02:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Passion, personalmente non credo che un film per colpire o lasciare sensazioni vere, forti, debba usare nomi veri, debba seguire alla lettera i fatti realmente accaduti. Come già detto "Last Days" non è e non vuole essere un film documentario (anche se lo stile puo' lasciarlo pensare), "Last Days" vuole essere una possibile chiave di lettura dei, presunti, ultimi giorni di vita di una rock star, che sia Blake o Kurt, questo non ha importanza, non è rilevante. Rilevanti sono le sensazioni che un film cosi' puo' lasciarti. In questo senso lo stato di solitudine, alienazione, depressione, dipendenza, che riesce ad esprimere Blake è notevole. E non ha importanza se lo chiamamo Blake o Kurt, le sensazioni sono quelle, sono reali. Al di la di una questione di rispetto verso Cobain credo che Van Sant non abbia usato nomi reali, o canzoni dei Nirvana, anche per non sentire il fiato sul collo della Love, che probabilmente si sarebbe opposta. Il Blake di questo "Last Days" con i suoi atteggiamenti, con le sue dfficoltà, i suoi problemi, sintetizza in modo perfetto (a mio modo di vedere) la musica dei Nirvana, e piu' in generale il significato che ha avuto il "grunge" negli anni '90, una denuncia, forte, poetica e potente, di disagi giovanili sfogati attraverso chitarre "sporche" e urli disperati, che hanno rappresentato una generazione che non si riconosceva nel mondo in cui erano costretti a vivere, ma grazie a quella musica riuscivano a identificarsi in un altro mondo, piu' vero, proprio, sincero.
misachan  27/12/2005 21:22:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Finalmente un commento positivo e logico ad un film che ritengo la meravigliosa opera di un VERO artista.
Da parte di una 17enne come me, che quindi ha conosciuto i Nirvana sentendo per caso una loro canzone alla radio, è di estremo sollievo leggere questo commento!
Sinceramente non ho mai fatto troppe supposizioni sul suicidio/omicidio di Kurt Cobain... ma per me quello che conta è il fatto che il film può raccontare la storia di centinaia di altre persone, e riuscire ad emozionare proprio per questo, non perché quello è Cobain..
Dopo aver letto il tuo commento mi è venuto una voglia matta di rivederlo :(