ULTRAVIOLENCE78 6 / 10 25/06/2009 19:28:08 » Rispondi Mezzo passo falso di Gus Van Sant, che qui indulge in una rappresentazione smodatamente esangue e fantasmatica della nota rock star di Seattle. Costruito su tempi lunghissimi e destrutturati nella consequenzialità -quasi a voler sottolineare una dimensione statica e sempre uguale a se stessa, “Last Days” ha il difetto di calcare troppo la mano sulla figura di Kurt Cobain (ridotta praticamente a macchietta), tradendo così l’impianto degli altri due film della c.d. “trilogia della morte” (“Gerry” e “Elephant”): laddove questi ultimi avevano il loro punto di forza, cioè la de-personalizzazione dei soggetti, “Last Days” manca –o almeno così sembra- di cogliere nel segno. Il film ha comunque il pregio di rendere l’idea della connessione tra la morte in vita e quella del post-decesso. Difficile, in ogni caso, giudicare un’opera estrema come questa: magari più in là, dopo ulteriori visioni, mi ritroverò a rivalutarla.