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BIG HERO 6 regia di Don Hall, Chris Williams

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adrmb     5½ / 10  10/08/2016 10:25:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film vuotino e contenutisticamente mediocre questo. La prima parte poi sarebbe pure discreta, tematicamente parlando, ma la messa in scena l'ho trovata troppo troppo artificiosa elementare in direzione, montaggio e sceneggiatura, personaggi presentati e trattati male: il cattiv- ah, ma c'è un cattivo? ahahahahahahah, i presunti "amiconi" (divenuti tali all'insaputa del povero spettatore, visto che la cosa non emerge a dovere con un frivolo time-lapse) che sembrano una massa grigiastra e uniforme (il ciccione col gelato di 'Lilo & Stitch' con un nanosecondo di screentime in carisma se li mangia tutti), la zia più monoespressiva di un soprammobile (patetica l'aggiunta completamente aggratis di pietismo rendendo i due fratelli orfani).

E... qualcuno ci scampi da tutte quelle battutazze a effetto degne dei peggior truzzi, vi prego.

Inutile dire che con la seconda arriva il peggio del peggio: praticamente abbiamo un normalissimo film Marvel (quindi tamarro e vuoto di per sé) ulteriormente banalizzato ede elementarizzato. La versione per età prescolare, quanto di più stupido si possa trovare. Battute a effetto tristissime, frasi fatte tristissime, pietismo tristissimo, e dinamiche superoistiche stupidissime ed elementari. proprio tiratina e incollata male come parte, che, c'è da dire, troverà se non altro il giusto respiro e trattazione nella serie TV la cui produzione è attualmente in corso. Il tutto legata malino alla tematica del lutto (vedasi lo stereopatissimo finale, che poco c'entra col resto).

In tutto questo Baymax con il suo design accattivante e la sua scrittura riesce a reggere da sè la baracca, le sue battute sempre esternalizzate secondo modalità sanitaria risultano le uniche fresche e spontanee e discretamente intelligenti. Bella creazione, l'unica cosa che riesca a dare un po' di respiro a questo p(i)attume di film. L'animazione e il design, ovviamente pure splendidi e ai massimi livelli per quanto emotivamente abbia apprezzato solo i cromatismi della dimensione parallela (non ha senso un'animazione che punti al fotorealismo, a questo punto passare alle riprese live è lo stesso, no?

Oscar decisamente regalatogli semplicemente per strascico del successo del pur brutto 'Frozen' (comunque mezza spanna sotto a questo). Immeritatissimo quando gareggiavano il testamento artistico di Takahata (e suo capolavoro, imho) e il deliziosissimo 'Song of the sea'.