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QUANDO SEI NATO NON PUOI PIU' NASCONDERTI regia di Marco Tullio Giordana

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serenella     6 / 10  24/05/2005 18:52:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
il primo tempo è buono, mentre nel secondo scade in un buonismo un po' patinato, finto, che non mi ha convinto neanche un po'. Giordana (ma è proprio lui? ho stentato a riconoscere la sua mano dietro a questo film) ha dichiarato che il suo obiettivo era di raccontare l'immigrazione vista con gli occhi di un bambino. encomiabile. ma il risultato poteva essere migliore sia in termini di credibilità della vicenda (lo spunto era buono) sia di poesia conferita all'incontro fra due ragazzi che provengono da due culture diverse. forse con dei bambini più piccoli e meno smaliziati sarebbe stato diverso.
poi, chi ha visto il film ci rifletta un attimo: alla fine del film cosa sai dei due fratelli? assolutamente nulla... non c'è un minimo di approfondimento sulla loro storia, non viene mai affrontato il dolore di chi è costretto a lasciare la propria terra. mah...
un'ultima cosa: al di là di questi appunti, che a mio avviso non sono da poco, sono uscita dal cinema con la sensazione di una stonatura, di qualcosa di grosso che mi impediva di dire "beh, tutto sommato non male". poi ho capito che in realtà ciò che mi ha turbato è il fatto che il protagonista, Sandro, non si comporta come un bambino normale: è troppo buono e santo, parla come un operatore sociale in odore di beatidudine!! ci sono alcuni punti assolutamente inverosimili (anche dal punto di vista legale)
per il resto, gli attori sono buoni, la fotografia non è niente di che.