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QUANDO SEI NATO NON PUOI PIU' NASCONDERTI regia di Marco Tullio Giordana

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tylerdurden73     7 / 10  25/10/2005 11:20:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Marco Tullio Giordana è uno dei migliori registi italiani e direi che su questo non ci piove.Che questo film sia inferiore ai due ultimi lavori proposti (lo straordinario "I cento passi" e l'ottimo "La meglio gioventu') direi che è palese.Bocciare pero' questa pellicola mi pare eccessivo,la prima ora è infatti realizzata in maniera impeccabile e ci trascina nel mondo della borghesia bresciana delineando accuratamente personaggi e caratteri,ben lontano da quello che si trovera' a fronteggiare il protagonista della storia,il piccolo Sandro.La pellicola scorre tutto sommato in maniera piacevole,cercando di mettere in luce l'innocenza di un bimbo che non riesce a comprendere come i clandestini possano accettare un viaggio massacrante ed umiliante per raggiungere l'agognata meta che si rivelera' un centro d'accoglienza,nel quale di fatto saranno trattati come prigionieri.Per questo motivo tenta in tutte le maniere di dare una mano ai ragazzi che a loro volta l'hanno aiutato,ma il dramma per il ragazzino si materializzera' quando capira' che per sopravvivere la gente è disposta a qualsiasi tipo di bassezza,come tradire un amico o scendere a compromessi poco piacevoli (basti pensare alla vita di Alina)pur di guadagnare facilmente denaro.Cio' che non mi ha convinto in pieno pero' è che Giordana affronta troppo superficialmente il problema dell'immigrazione clandestina,non prende di petto l'argomento come aveva fatto nei suoi precedenti lavori,non si sbilancia mai,cosa alla quale non mi aveva abituato,questa volta si limita a seguire i suoi personaggi ma non giudica e non spiega,come nel finale che sinceramente è la cosa meno riuscita del film...Da sottolineare la prova degli attori,tutti molto bravi e il titolo,davvero bello, anche se in questo caso l'elogio va ad Ottieri,autore del libro da cui è tratta la pellicola.