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THE BABADOOK regia di Jennifer Kent

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chem84     8 / 10  27/12/2016 13:21:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Occhio agli spoiler.

Film molto interessante, che sfrutta più che egregiamente l'immagine del Babadook, per raccontare in realtà molto altro.
Si tratta infatti di un bel drammone psicologico, velato sì da sfumature horror che però restano quasi timidamente in secondo piano. I momenti di tensione (che comunque ci sono pure) fungono in pratica da contorno, a testimonianza che un lavoro risulta molto più inquietante, quando non è obbligato a ricorrere esclusivamente a scene splatter (una testa semi mozzata sul finale però se la concedono :-D) o jumpscare per "infastidire" lo spettatore. Grazie a tutto ciò infatti si riesce a trasmettere un senso di inquietudine che poche volte ricordo aver toccato simili livelli.
E poi non scordiamoci di alcune scene veramente azzeccate, come per esempio quando il libro si ricompone con le immagini di madre e figlio, e di altre addirittura quasi commoventi, come quando la donna tenta di strozzare il bambino e quest'ultimo, mosso dal sentimento che in ogni caso nutre verso la progenitrice, tenta comunque di accarezzarle il volto.
Ecco appunto, il bambino.
Parto subito col dire che, soprattutto nella prima parte, risulta davvero insopportabile; capisco le esigenze di copione, ma forse qui si è esagerato un po', tanto che vien lecito chiedersi più volte dove cazz. fosse nascosto Babadook e cosa aspettasse ad uscire e farlo a pezzi. Se già avevo seri dubbi su un'eventuale mia futura paternità, diciamo pure che quei minuti iniziali hanno decisamente indirizzato le mie scelte.
Nonostante l'insopportabilità e la giovane età, bisogna però ammettere che il giovine se la cava molto bene a livello recitativo, tenendo testa all'ottima Essie Davis, che sfodera una prestazione di tutto rispetto, con quei primi piani a lei dedicati dopo la sua fuoriuscita di testa, che si faticano a dimenticare in tempi brevi.
Le sue espressioni memorabili non sono tuttavia gli ultimi pregi; la fotografia infatti è molto suggestiva, così come l'abilità nel riuscire ad incuriosire lo spettatore sin da subito, dal momento che si intuisce presto che la madre non sarebbe durata molto, andando così a ribaltare la classifica dei pazzi.
In alcuni frangenti mi ha ricordato molto il pregevole Goodnight Mommy (anche se in realtà cronologicamente dovrei dire il contrario), sia quando lei inizia a rispondere male al figlio (invitandolo tra l'altro ad alimentarsi secondo lo stile preferito dal buon Gianni Morandi), sia quando la vediamo legata come un salame. Vi sono anche dei richiami a Boogeyman, da cui però si discosta parecchio e in meglio, tralasciando maggiormente l'aspetto paranormale e mantenendosi sempre sul confine del vero/immaginazione.
Anche se oggettivamente è già abbastanza chiaro, il finale poi chiarisce ogni dubbio sull'esistenza del Babadook, che possiamo pure considerare come una sorta di trasfigurazione dei propri demoni interiori, che purtroppo non si potranno mai cacciare via e al massimo si potranno tenere a bada giù in cantina, alimentandoli con una bella ciotola di vermazzi, quando necessario.
In definitiva si tratta quindi di un film che merita senza alcun dubbio una visione, che non rischia certo di cadere nell'anonimato e che continua a farmi credere che gli australiani, dietro la macchina da presa, ci sanno fare, come avevo appena finito di dire in Wolf Creek.
Chiudo con la considerazione che chi boccia il film solo perché non fa abbastanza paura o per un finale giudicato ridicolo, mi dispiace ma non ha capito una cippa di questo lavoro.