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THE BABADOOK regia di Jennifer Kent

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Spotify     5½ / 10  29/07/2015 03:57:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mah, non mi è sembrata tutta sta gran cosa di cui tutti parlano. Forse sono io che con gli horror moderni non riesco ad andarci a braccetto (infatti guardo quasi sempre quelli vecchi), e ho probabilmente dei pregiudizi nel subconscio, ma non riesco proprio a farmeli piacere più di tanto. Su questo film avevo letto commenti benevoli, tipo che era innovativo e quant'altro. Magari un qualcosa di innovativo c'è l'ha, ma passare a dire che si tratta di un horror rivoluzionario proprio no. A me mi è sembrato una specie di "Shining" con un pizzico di buonismo in più. Diciamo che la Kent, prendendo ovviamente spunto dall'opera di Kubrick, si inventa, o meglio, si voleva inventare, una pellicola che non è che faccia paura, ma che comunque inquieti lo stesso. Il problema è che la regia è davvero lenta, non sembrano esserci grandi idee, ogni volta che sembra che stia per accadere qualcosa, non succede mai nulla o comunque è qualcosa di prevedibile. Per circa il 75% del film si va avanti a rumori strani e continui litigi mamma-figlio. Questo è quanto. Si raggiungono livelli davvero monotoni. Naturalmente dopo tale, stressante, ripetitività, il finale si capisce chiaramente come andrà a finire e non poteva essere altrimenti. Momenti di paura nulli, magari qualche scena fa un po' suggestione, ma niente di più. Le apparizioni del "babadook" sono alquanto grottesche e poi il finale, oltre che prevedibile l'ho trovato ridicolo, ed è un peccato, perchè è vero che fino ad allora non c'erano stati grandi spunti, ma almeno non si era caduti ancora nella cretinata, ma poi ecco il ben servito che fa scivolare la pellicola nella scemenza. Almeno c'è una buona direzione degli attori, questo si, trattati molto bene, e caratterizzati altrettanto. Effetti speciali buoni, non sono neanche tanti, usati solo al momento opportuno e ben sfruttati. Tuttavia oltre a questi 2 fattori, la regia della Kent non è proprio anonima, in quanto è rappresentato molto bene il difficile rapporto tra una madre e un figlio piccolo irrequieto dopo la perdita del padre avvenuta anni prima. A volte questo tema prende anche il sopravvento sull'elemento orrorifico, e stranamente, alla fine risulta un bene, visto che è rappresentato molto validamente. Poi nel contesto generale si sposa bene con il resto della storia. Poi bello anche il messaggio finale, cioè che il legame madre-figlio/a è più forte di qualsiasi cosa. In una brutta conclusione almeno qualcosa di buono ci doveva essere. Magari una cosa che potrebbe risultare davvero innovativa è la seguente: dal mio punto di vista il "babadook" è come se in realtà rappresentasse il ricordo/fantasma del marito morto, che mentre il bambino lo vede come un semplice mostro, la moglie lo vede come un qualcosa di cui non riesce a sbarazzarsene. Guarda caso poi, l'entità soprannaturale spesso si rifugia nella cantina dove sono conservate le cose del padre defunto. Comunque è una mia riflessione personale un pensiero soggettivo. La fotografia è buona, molto cupa e tetra, si rivela adatta allo stile del film. Idem per la scenografia, anche se però, la regista non riesce a non annoiare pur volendo girare il suo lavoro quasi interamente in una casa. Alla lunga ci si scoccia di vedere sempre lo stesso posto. La sceneggiatura è molto striminzita, ripetitiva, senza idee. Non presenta colpi di scena. Si limita solo ad essere lineare. Pure i dialoghi non sono gran cosa. Telefonati e monotoni. Gli attori sono bravi: il bambino magari a volte è irritante, ma se la cava tutto sommato bene vista anche la tenera età, mentre la Davis è una roccia. La pseudo-voce del mostro se la potevano risparmiare.

Non brutto ma non mi è piaciuto. Si poteva fare molto meglio.