caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

JIMI: ALL IS BY MY SIDE regia di John Ridley

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
The Gaunt     5 / 10  26/09/2014 08:44:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Biopic dall'impostazione particolare vuoi per scelta, vuoi per costrizione. Si concentra principalmente nella fase di prima ascesa di Hendrix, prima dell'esplosione defintiva di Monterey. L'impostazione particolare risiede nel fatto che il regista John Ridley, fra l'altro sceneggiatore di 12 Anni schiavo, si discosta ai limiti del rifiuto dal clichè del sesso, droga & rock and roll. Così facendo ne deriva un'indubbia originalità nell'approccio, ma allo stesso tempo non riesce dare forza ad un film che rimane fin troppo asettico nella dettagliata e ottimamente ricostruita cronaca degli eventi. E qui entriamo nel discorso della costrizione: non sono stati concessi i diritti d'autore per le canzoni originali e di conseguenza manca appunto il "sale" della sua musica, limitandone peraltro anche la fase del processo creativo che lo ha portato a creare canzoni come Purple Haze o Hey Joe. Abbiamo quindi un personaggio con una buona buona aderenza fisica di Benjamin, a cui però manca la necessaria profondità. Ci sono buoni momenti come la cover suonata davanti ai Beatles di Sgt. Pepper ed in generale si riesce a respirare la frizzante atmosfera londinese del periodo, ma la pellicola risente risente troppo dei suoi evidenti limiti.
hghgg  26/09/2014 15:42:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che brutta notizia questa dei diritti sui suoi pezzi... M'è crollata tutta la voglia di vederlo, così il film perde in partenza già tantissimo e poi diamine, non puoi raccontare Hendrix se oltre alla musica non ci metti il lato sesso, droga, rock'n roll, droga e ancora droga e non fondi totalmente i due aspetti assieme (ma "Third Stone From the Sun" come è uscita fuori secondo loro ?)

A te dico grazie per l'ottimo commento e dico che "Hey Joe" però non è sua, sebbene Hendrix fu eccezionale anche come interprete e sapeva omaggiare e personalizzare pezzi altrui senza mai intaccarne lo spirito, infatti molte sue cover erano straordinarie, proprio "Hey Joe" la dice lunga, solo una successiva versione di Nick Cave del 1986 tiene testa a quella di Hendrix.
The Gaunt  27/09/2014 13:14:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lo so che Hey Joe è una cover, fra l'altro mi piace, pur essendo molto diversa, quella di Patty Smith.
Comunque, non c'è bisogno di andare al cinema per vederlo....
hghgg  29/09/2014 15:22:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non parlavo di andare al cinema (manco morto, già ho buttato 7 euro per "Lucy" di Besson, còglione me) ma proprio di 0 voglia di vederlo vista l'impostazione e i limiti, alcuni purtroppo imposti, del film. Non voglio assistere ad un'altra occasione sprecata,
hghgg  29/09/2014 15:20:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah bene bene, l'ho specificato perché avevi parlato di "creazione" del pezzo, anche se in realtà non è affatto sbagliato visto come sapeva ri-creare un brano non suo e renderlo personalissimo (senza intaccare lo spirito dell'originale). Anche la versione della Smith è ottima certo (e consiglio quella molto rock'n roll dei Byrds nel 1966, nell'album capolavoro "Fifth Dimension") ma quelle di Hendrix e Cave sono opere d'arte, la prima un evergreen assoluto, la seconda un incubo a occhi aperti.