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LA DECIMA VITTIMA regia di Elio Petri

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Marco Iafrate     7 / 10  27/09/2007 22:19:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho notevolmente apprezzato l'operato di Petri in quelli che ritengo i due più bei film di denuncia sociale degli anni '70, "Indagine di un cittadino al di sopra di ogni sospetto" e "La classe operaia va in paradiso". Pochi anni prima di questi interessantissimi lavori il regista aveva esplorato i difficili sentieri della fantascienza all'italiana, materia sconosciuta al bel paese salvo rare eccezioni, con questo film molto particolare e se vogliamo coraggioso, vista la risposta che si aveva negli anni '60-'70 da parte della critica e del pubblico nei riguardi della fantascienza made in Italy. La trama è quanto mai interessante: In un prossimo futuro in una Roma irreale, per combattere l'abiezione del quotidiano e dar sfogo all'aggressività individuale, si organizza una sorta di caccia all'uomo con tanto di iscritti che alternativamente saranno cinque volte cacciatori e cinque volte prede. Una conturbante Ursula Andress (in verità soltanto conturbante perchè il livello recitativo risulta abbastanza mediocre) ed un brillante e sempre molto bravo Marcello Mast.r.o.i.a.nni danno vita ad una appassionante reciproca sfida senza esclusione di colpi.
Bisogna ammettere che non mancano momenti di stanca che un pochino annoiano, forse per il fatto che comunque ad oggi il film appare un pò datato, diciamo che se ci si aspetta di assistere al tipico film di fantascienza come si è abituati a vedere nel senso stretto del termine, si rimane un pò delusi, invece dei mostri e degli effetti speciali qui bisogna apprezzare più l'impronta filosofica e culturale che Elio Petri ha voluto dare al film.