carsit 5 / 10 05/10/2014 03:00:18 » Rispondi Conoscevo per fama Bèsson, ma soltanto stanotte mi sono cimentato con un suo film. Il risultato non è positivo: idea di partenza molto buona che va a perdersi quasi subito con alcune leggerezze e contraddizioni. L'idea di sfruttare il 100% della propria mente è stuzzicante, nulla da dire su questo dato di fatto. La tendenza dell'uomo a sondare i propri limiti, a superarli, ad accedere a nuovi livelli di conoscenze, prendere possesso delle proprie condizioni e del proprio status mentale.... C'era tutto il materiale per poter fare un film buono, eppure quello che ho visto è un deludente pastrocchio. Innanzitutto l'accesso ai meandri della propria mente sicuramente non ti permette di avere una vista a raggi X, nè diventare superveloce a scrivere su tastiera, e nemmeno di assumere i poteri pari a quelli di una divinità. Questo è il paradosso più grande del film, e tanto basta a farlo crollare come un castello di carte. Per assurdo, accettiamo tutto questo e procediamo. Vediamo una frizzante Johansonn che si sforza di apparire spietata e bionica nei panni della superdonna, e quando latitano le idee spariamo bizzeffe di primi piani su seni e sedere. Bella donna assolutamente, ma avrei voluto assistere a qualcosa di più della generosa fisicità dell'attrice. Il resto del cast non brilla particolarmente; Freeman è relegato al ruolo di macchietta ininfluente ai fini della storia, mentre gli altri sono mediocri nel complesso. Il finale vanta un ottimo montaggio e delle sequenze visivamente parlando suggestive, ma in fin dei conti neanche qua si lesina sugli errori. Nel complesso parecchio deludente, mi aspettavo di più.
nel finale Lucy raggiunge il 100% e capisce che la matematica e la fisica sono soltanto entità astratte create dall'uomo per dare una spiegazione alla realtà, e che l'unica cosa realmente esistente e autonoma da noi è il tempo. QUindi ha accesso al potere totale: viaggiare nel tempo e tornare agli albori. Lucy arriva al momento della scimmia ad inizio film, la tocca e poi non si capisce più nulla. ipotesi 1: passa le conoscenze alla scimmia, e quindi l'intero sviluppo umano verrà accelerato in maniera vertiginosa e la sua essenza vivrà per sempre nella natura e nella artificiosità umane. Il problema è che questo comporterebbe una popolazione umana composta da geni, e non coincide con le sequenze finali che si vedono.
ipotesi 2: la scimmia che Lucy tocca è soltanto un gesto di rito, lei arretra ancora indietro fino al Big Bang, e poi torna a caso in avanti nel tempo fino al presente. Consegna la conoscenza totale a Freeman, e poi si palesa infine come entità che circola nei macchinari e nella natura in generale. Questa ipotesi risulterebbe essere sbrigativa e troppo lacunosa su più punti. ALLa fine perchè avrebbe dovuto viaggiare nel tempo se tanto torna nel presente? E poi a quale fine fare la chiavetta usb se comunque Lucy continua a esistere per sempre come entità autonoma? Non ha proprio senso l'esistenza della chiavetta... Nono, molto male sulla conclusione della vicenda.
broncos 15/10/2014 09:31:30 » Rispondi ipotesi 1 ma con altra interpretazione...
secondo me e' come se noi gia' vivessimo in un presente che deriva da un passato in cui Lucy ha gia' dato il via all'evoluzione dalla scimmia all'uomo
poi vabbe' diviene impossbile trovare un inizio temporale della faccenda e' un po' come dire nasce prima l'uovo o la gallina
Cagliostro 06/10/2014 16:00:45 » Rispondi Carsit, fosse anche solo perché Besson è il fondatore di quella che forse è la miglior scuola di cinema europea (almeno per quel che concerne la regia, ho le mie riserve sui corsi di sceneggiatura) e il fondatore della più importante società di produzione europea, forse è il caso che tu dia un'occhiata anche alla sua vera cinematografia, quella di quando era ancora un autore. Le sue sceneggiature, sono sempre piuttosto povere, ma all'epoca la sua regia era abbastanza rivoluzionaria tanto da essere imitata ad Hollywood (e non viceversa). cerca di vedere almeno Subway, Nikita, Leon, Le Grand Bleu. Interessante sempre sotto un profilo di regia anche il suo Giovanna D'Arco e il 5° Elemento. Questo per quel che lo concerne come autore. Poi puoi incominciare a dare un'occhiata al suo lavoro di produttore e agli ottimi registi che ha allevato con la sua scuola come Leterrier e Morel.
carsit 06/10/2014 19:11:45 » Rispondi Ti ringrazio per le delucidazioni. Peccato veramente che mi sia scontrato con questa pellicola, ma avevo sentito che c'erano sue pellicole meritevoli. Appena riesco recupero "Nikita" e " Leon", due film di cui ho sentito parlare molto bene... :)
Crystal_89 07/10/2014 12:11:52 » Rispondi non mi sembra il caso di giustificare il mezzo passo falso di "Lucy" con dei meriti passati di Besson! L'analisi di Carsit, oltre ad essere dettagliata, è una delle poche che non risente della fama del regista. Dobbiamo trovare il coraggio di dire che anche i grandi maestri sbagliano!
Cagliostro 07/10/2014 13:00:53 » Rispondi Crystal, stai parlando a me? te lo chiedo perché se hai letto quel che ho scritto, io non giustifico niente di niente. Mi sono rivolto a Carsit, che è un collaboratore e che scrive recensioni per il sito, indicandogli quali film di Besson valga la pena vedere, per comprendere chi sia e perché sia assurto ai livelli che ha raggiunto. e già che ci siamo, io non sono minimamente entrato nel merito del commento (perché di commento e non di analisi si tratta) fatto da Carsit, quindi a me non sembra il caso (cit.) di interloquire in conversazioni di cui non si è compreso il contenuto. Grazie.
carsit 08/10/2014 15:49:39 » Rispondi Nono, mi stava infatti suggerendo delle pellicole. Purtroppo per un pò non riuscirò a fare recensioni perchè la frequenza in uni mi taglia moltissimo tempo. Però è proprio per la fama di Bessòn che mi piacerebbe approfondire un regista abbastanza famoso. Poi ci sta un passo falso, anche i migliori registi cannano in pieno un film.
Cagliostro 08/10/2014 17:45:11 » Rispondi Ma guarda, se vogliamo parlare di Besson il discorso è lungo. A mio parere non farà mai più film come prima, non perché non ne sia capace ( bravo è bravo) ma perché ha adottato una precisa politica commerciale e degli standard hollywoodiani altrettanto precisi. se solo tu sapessi le regole che ha introdotto nella sua città del cinema a parigi per l'accoglienza degli autori e attori stranieri (leggi americani) e per i processi di revisione e approvazione dei film prima della distribuzione capiresti meglio quello che sto insinuando. Cmq può darsi che più avanti decida magari di diversificare l'offerta e di ritornare anche al cinema d'autore, ma, a mio parere, solo a livello produttivo... cmq chi vivrà vedrà...
marlamarlad 11/10/2014 10:59:58 » Rispondi I nostri circuiti neuronali sono elettrici e quando riesci a manipolare elettricità e magnetismo, sei già a metà dell'opera. Quella che tu chiami 'visione a raggi x' è come siamo abituati a rappresentarla, ma puo' darsi che la protagonista abbia accesso alle informazioni in un altro modo, per esempio attraverso una risonanza, nel film si parla anche di delfini per aiutarti a comprendere. Riguardo ai 'poteri pari alla divinità', è solo una nostra definizione: quello che noi non siamo in grado di concepire o attuare lo abbiamo definito 'divino'. L'accostamento fra le dita, Lucy e scimmia, spiega molto bene la proiezione che noi abbiamo compiuto di noi stessi verso il 'divino'.