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ITALY IN A DAY regia di Gabriele Salvatores

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     5 / 10  24/09/2014 23:26:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ok, ma alla fine mi sono chiesto "che senso ha questo film?". Le velleità del buon Gabriele di farne il Koyannisqatsi all'italiana (uh figuriamoci) sono enfatizzate da uno spot patriottico pieno di guazzabugli ideologici, dove ci metti di tutto, la new age e lo yoga, l'astronauta e Amnesty, medici senza frontiere e la paternità. Scrivere un messaggio d'amore sulla sabbia è più reale e sincero dei foglietti dove leggere aforismi, pensando magari a Bob Dylan, ma per favore lascia perdere i Santi... diciamo che questo è il modo di concepire il documentario secondo Salvatores, e non è esattamente il mio. Perché è facile commuovere quando si mostrano animali domestici e nascituri, o confessioni che sembra uscite da "La vita in diretta", che vorrebbero farmi riflettere vero? Sììì il riflesso della coscienza, l'ottimismo e il fatalismo (non tanto il buonismo come ha detto qualcuno) sull'Italia Vera esprime solo una repressa ritorsione, perché a conti fatti la speranza, o il bisogno di sfidare la vita e di affrontare il mondo, tutte queste cose insieme insomma vanno a farsi benedire quando non c'è altra realtà di doversi arrampicare sugli specchi.
Salvatores è un regista che in Italia sa girare come pochi, anche se certi momenti sembrano tanto 8 mm. da mandare a Paperissima o altre illuminanti trasmissioni televisive. Poi senti cantare nuovamente O sole mio e tutto si spiega. L'Italia di Salvatores? Riparliamone