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IL REGNO D'INVERNO - WINTER SLEEP regia di Nuri Bilge Ceylan

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The Gaunt     7½ / 10  10/02/2015 20:40:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'immobilità del paesaggio invernale così aspro e selvaggio, luogo indefinito e sospeso nel tempo offrono lo sfondo sui conflitti che intercorrono nei personaggi e tra i personaggi. Ceylan procede per gradi, non lascia esplodere tutto e subito ma usa fino in fondo tutta la durata monumentale del film dapprima lasciandoceli intuire con schermaglie serie e non, a volte lasciate in sospeso per poi riprenderle in seguito o usate come pretesto nella deflagrazione successiva. Sono personaggi contraddittori eppure così umani, nella sincera convinzione delle proprie ragioni, ma soprattutto sono personaggi inariditi dalla loro stessa vita, insoddisfatti della loro esistenza attuale. Un rapporto ambivalente anche con la loro terra di origine, da un lato protettiva e rassicurante dall'altro come una prigione a cielo aperto. Chi più, chi meno c'è Istanbul nei loro obiettivi, volersene andare e tagliare i ponti, ma alla fine si rimane in quella dimensione a crogiolarsi, un po' per pigrizia oppure per vigliaccheria o rassegnazione.
Un mondo lastricato di buone intenzioni in cui però l'egoismo di voler imporre il proprio punto di vista sull'altro oppure di sminuirlo rispetto al proprio. Sono pesonaggi condannati ormai ad un inverno eterno, incapaci di comunicare o di amare. Il pregio maggiore del film di Ceylan è l'estrema cura dei dialoghi, attraverso i quali si scoprono le sfumature dei personaggi principali e minori, non facendo pesare in maniera eccessiva la durata non indifferente della pellicola. Bergaman e Antonioni probabilmente sono i referenti maggiori del suo cinema.