Testu 6½ / 10 12/05/2016 00:32:22 » Rispondi Primo lavoro di Shinkai che visiono e sinceramente sono perplesso. La ricercatezza, soprattutto visiva del regista è indubbia, ma mi è parsa fine a se stessa in certe parti. Nella prima metà del mediometraggio si può dire che il protagonista è la città stessa, con i suoi scorci naturali e una musica delicata ma alta e coprente. Takao, con un sogno classicamente atipico dal resto della massa e soprattutto Yukino con la sua fragile misteriosità, sono due figure per buona parte del tempo sullo sfondo, come a vivere un racconto altrui o un prodotto più compresso di questo, che vede occupare i suoi 45 minuti in modo non proprio necessario ne ideale. Benché il contesto non sia per nulla complicato, solo nella seconda metà avremo modo di comprendere qualcosa sulla donna e senza che si approfondiscano adeguatamente ne la modalità ne le persone vicine ai due. Non ho compreso nemmeno se vi sia un qualche significato nella identica distanza anagrafica tra il partner materno e i due giovani. Vi sono, mi spiace dirlo, anche scelte un pò infelici tra gesti e conclusione.
Solo un giapponese può interpretare virile, educativo o romantico uno schiaffo ad una donna, per quanto acida e dannosa essa sia.
Francamente oltre ad essere fuori personaggio con Takao, pacifico e molto maturo per i sui 15 anni, ha fatto risaltare un altro personaggio come quello per cui fare il tifo e questo è un grosso autogol a mio avviso. Aggiungerei che la scena sulle scale, e poco antecedente ad essa, per quanto esse siano valide per far risaltare l'età comunque giovane del ragazzo, sono quasi inutili al fine della comunque invariata ma saggia conclusione. Inevitabile del resto, visto gli elementi spinosi che per quanto mascherati dallo stile di disegno, sono ammessi e non ignorabili. Per concludere, simbolismo o meno, lasciare (ipoteticamente) un certo oggetto in un certo posto è solo forzato. Shinkai ha voluto fare qualcosa di bello, senza dubbio, ma ha calcato la mano nel far parlare le immagini e basta, tutto appare un pò distante dall'inizio alla fine, da interpretare, e questo va bene per un corto di 15 minuti, non 45, In questo modo sembrano esserci buchi.