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EDIPO RE regia di Pier Paolo Pasolini

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elio91     8 / 10  21/11/2010 23:37:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La particolarità della rilettura pasoliniana dell'Edipo sta nel nuovo percorso preso da PPP,che mischia palesemente e senza timore intenti autobiografici,politici e sociali (prerogativa di ogni suo lavoro come regista,d'altronde) e inoltre lavorando pure sulla forma del suo cinema che sembra aver assunto con Edipo Re una maturità stilistica completa. La regia è infatti pressoché fatta di pochi virtuosismi tecnici come da programma ma la connotazione stilistica di Pasolini è confermata dai continui primi piani,ai campi lunghi che lasciano pochi compromessi ad un cinema canonico. Pochissimi anche i dialoghi e quando ci sono riescono a colpire senza mai annoiare,merito degli attori tra cui troviamo gente che con Pasolini ha già lavorato tante volte ma che non sembrano avere più l'approccio (con ogni probabilità voluto) quasi dilettantesco degli inizi.
Infine si nota una pellicola con un inizio e una fine ben definiti,a cerchio: prologo ed epilogo sono slegati temporalmente dal mito greco ma non sorprende più di tanto la scelta dei salti temporali, accomunati nel raccontare il destino di Edipo che si allarga a questo punto come monito all'uomo che combatte contro il proprio destino infaticabile.
Pasolini si sofferma spesso sulla passione incestuosa intesa come passione fisica,senza nascondere nulla (e senza volgarità) ma restando sempre nel lecito con giusta misura,parla del destino che è poi il vero messaggio da cogliere nel film. Fa diventare Edipo cieco,perché siamo come lui. Sta a noi aprirci gli occhi.