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ZELIG regia di Woody Allen

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quaker     9½ / 10  15/06/2006 13:15:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo film, particolarmente complesso, visto una sola volta, avendo in mente le altre opere di Woody Allen, e specialmente le commedie ambientate a New York, può sembrare noioso, ed è senza dubbio anomalo, sia rispetto ai lavori comici che a quelli drammatici (di solito meno riusciti, anche perché è evidente l'influenza di Bergman e difettano perciò spesso di originalità).
Rivisto con attenzione, anzitutto si coglie che Allen ha inteso affrontare, in modo tutto suo, il tema della assimilazione ebraica negli Stati Uniti (e nel mondo moderno) e, più in generale, quello della identità culturale di ogni gruppo, in una società multietnica e multiculturale.
Ciò è stato fatto in maniera assolutamente geniale, ricostruendo una intera vita, con una abilità da miniatore (si pensi ai gadget dell'uomo camaleonte creati apposta per questo film, o agli spezzoni di documentari, alcuni sicuramente d'epoca, altri appositamente girati) che è uno degli aspetti più sbalorditivi del lavoro non solo di W. A. ma anche dei suoi collaboratori.
In definitiva da vedere, ma solo se si è disposti, e se ne ha voglia, a prestare la massima attenzione ad ogni particolare, perchè il film è tutto nei dettagli.