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ZELIG regia di Woody Allen

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Invia una mail all'autore del commento wega     7½ / 10  19/05/2008 17:57:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
C'è da dire che con Woody Allen finalmente anche gli s****ti si sentono qualcuno.
In questo caso il regista si prende la briga di prendere le parti di quel cittadino medio insicuro, nevrotico e debole che -qui rappresentato in scala volutamente esagerata e satirica- in realtà rispecchia la personalità di molte più persone di quanto si è portati a credere.
Non credo sia tra i suoi lavori migliori, sicuramente originale ma decisamente prolisso, d'altronde così sono i documentari, e sono del parere che si sia lasciato un pò andare enfaticamente sia con il cinismo, sia con le battute sia nelle dissacrazioni.
Shockante invece trovo le analogie tra Leonard Zelig e l'uomo elefante di Lynch, entrambi sfruttati dai media e con dedizione curati da una precisa persona, io non credo ad una citazione o appropriamento del soggetto.
Credo invece ad una tappa ben definita della propria carriera artistica, pur essendo due registi completamente diversi, di shockante c'è il fatto che entrambi abbiano come punto di riferimento il cinema e l'arte di Fellini e Bergman, la vedo come una specie di soddisfacimento di un preciso processo artistico che in questo caso combaciano; un pò come è successo tra il "Casanova" dello stesso Fellini ed il "Barry Lyndon" di Kubrick, usciti, tra l'altro invece, addirittura praticamente insieme.
Innumerevoli i riferimenti cinematografici, c'è addirittura il vero Citizen Kane.