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ZELIG regia di Woody Allen

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Invia una mail all'autore del commento matteo200486     8 / 10  28/07/2008 00:07:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
“Non l'avevo mai fatto prima d'ora. Vi dimostra quel che potete fare se siete completamente psicotici. “

Dopo i grandi anni '70, Allen si mantiene ad ottimi livelli anche negli anni '80 che lo porteranno a sfornare il suo, a mio parere capolavoro, Crimini e Misfatti (1989).
Nell'83, Woody si cimenta con un genere che ripropose 16 anni dopo con Accordi e Disaccordi ossia il mockumentary. La generazione di un falso documentario è contemporaneamente una tecnica originale ma anche un chiaro omaggio al Cinema e alla sua origine.
Infatti uno dei primi film mai girati fu un mockumentary:L'Uscita Dalle Officine Lumière girato nel 1885 dai fratelli creatori del cinema.
Ma di esempi di questo genere ce ne sono molteplici dallo storico Nanuk l'eschimese (1922) ai moderni Rec, Cloverfield e Borat.
La storia inventata narrata da Allen è divertente e significativa. Le vicende del povero Leonard Zelig detto Il Camaleonte per le sue capacità trasformiste che celano un grosso desiderio di accettazione sognale e di conformismo.
Film che risulta un omaggio non solo al Cinema ma anche ad un altra grande passione di Allen: la psicoanalisi, sempre molto presente nelle sue opere ma in questa opera fulcro centrale.
La sua cara New York è rappresentata durante i gli anni '20 con una fotografia ottima.
Ciò che varia notevolmente e che può lasciare disorientato lo spettatore è la sceneggiatura, obbligatoriamente spogliata di tutte quelle battute a raffica propria della filmografia alleniana. Le battute di qualità di sono ma sono rade, compensate comunque da una storia coinvolgente e interessante.
Sicuramente da annoverare tra gli ottimi film di Allen, ma a mio modesto parere, non tra i capolavori.

“Ho 12 anni. Vado alla sinagoga. Chiedo al rabbino qual è il significato della vita. Lui mi dice qual è il significato della vita. Ma me lo dice in ebraico. Io non lo capisco, l'ebraico. Lui chiede 600 dollari per darmi lezioni di ebraico “