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NINOTCHKA regia di Ernst Lubitsch

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pinhead88     7 / 10  23/02/2010 06:11:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una commedia d'altri tempi che sa essere frivola e divertente in alcuni frangenti,ma lo stile "leggero" di Lubitsch neanche lontanamente si avvicina alle inarrivabili Commedie con la C maiuscola che realizzava quel geniaccio di Wilder.si ok,è una commedia carina,ma francamente dimenticabile.brava la Garbo.
Invia una mail all'autore del commento wega  23/02/2010 07:59:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Molto strano perché Wilder ha tutte le caratteristiche di Lubitsch, unica sua fonte di ispirazione, che tra l'altro ha sempre tentato di IMITARE. Strano perché Wilder quando non sapeva come fare una scena era solito contemplare la targhetta appesa al muro con scritto "Come l'avrebbe fatta Lubitsch?". E ancora MOLTO più strano perché la sceneggiatura di "Ninotchka" è di Wilder stesso.
pinhead88  23/02/2010 13:36:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non vuol dire niente,Wilder è Wilder,punto.
la sceneggiatura poi lo include,non l'ha scritta solo lui.poi anche se avessi visto il suo nome alla regia e l'avesse scritta soltanto lui a parer mio sarebbe stato comunque un Wilder minore.
Invia una mail all'autore del commento wega  23/02/2010 21:27:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Certo che Wilder che è Wilder, ed io per primo ho dato più 10 a lui che a Lubitsch. Ma qui parliamo dell' uomo che ha stabilito regole, dettato archetipi, forme e strutture della commedia sofisticata. Tutto parte da Lubitsch, è l' Hitchcock della commedia senza dubbio. Se poi ti sembra "leggero" un film come "Vogliamo Vivere", quando in realtà la satira è ancora più incisiva del Grande Dittatore, e soprattutto se fatta da un essere umano direttamente coinvolto (Lubitsch era ebreo) e che è riuscito dove Wilder (ebreo pure come sai) ha fallito in parte per ben 3 volte - e cioè a mantenere lucidità e distacco dalla s/Storia - questo appare addirittura strabiliante. Se avrai mai modo di seguire progressivamente il percorso registico di Lubitsch, noterai che spesso c'è quel mondo dietro la porta, lasciato sempre all' immaginazione dello spettatore, d' altro canto veniva dal muto. Beh, la sensazione che si ha nel vedere "Vogliamo Vivere" è quella che venga a catalizzarsi quel mondo, formalmente "sofisticato" e costantemente percorso dal giogo del doppio (non è forse doppio il travestimento wilderiano), dalla tragica commedia della vita, dove tutti interpretano anche un altro ruolo e dove anche il titolo "To Be or Not to Be", se associato in un contesto tragico come la presenza del nazismo in Polonia, è quanto mai azzeccato. Senza contare le citazioni di Wilder, "Ninotchka" come "Un due tre" è una satira capitalista (avrai sicuramente notato come i 3 russi di questo film siano citati nel film con Cagney), molti degli incipit wilderini ricalcano quelli del Lubitsch, e anche la straordinaria amarezza del Wilder anni '60, non è altro che la riformulazione della malinconia che sta nel substrato di tutte le pellicole del Lubitsch ("Shop around the Corner" e "L' Appartamento"). E, a riguardo del "tocco Lubitsch", beh, in quel straordinario film che è "Fra le tue braccia", e uno dei suoi ultimi, questa stagnina chiamata a riparare il lavandino otturato (chiara metafora del matrimonio) e che ripete più volte "ci diamo una botta?" con una fallica chiave inglese in mano, credo sia il compendio lubitschiano doc, picchi che Wilder non ha mai raggiunto, pur provandoci per una carriera intera.
pinhead88  23/02/2010 23:40:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Senza dubbio ti do ragione,anche perchè hai visto molti più film di me,e anche io documentandomi già da allora ho capito che Lubitsch in qualche modo è stato il primo a dettare le regole per la commedia perfetta,ma non per questo è sempre da premiare.la leggerezza che intendo io può essere un tipo di commedia "banalotta" senza altre rilevanti caratteristiche che possano colpire maggiormente.mentre in Wilder c'è un'ironia strepitosa che ti coinvolge,ti emoziona e ti rimane impressa,come anche in suoi drammi profondi,qui c'è un'ironia leggera che non sfocia da nessuna parte e una storia d'amore di fondo che di certo non era un archetipo,neanche per quei tempi.finora tutti i film di Wilder che ho visto sono tutti capolavori,e anche se la trama è banale ci sono altre componenti che rendono il film unico,a differenza di molte altre commedie come questa.quindi a parer mio rimane un film dmenticabile.