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WRONG TURN 6: LAST RESORT regia di Valeri Milev

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     4½ / 10  29/07/2015 13:09:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sesto capitolo dall'ardua collocazione cronologica, ma poco importa, da "Wrong Turn" ci si attendono ritmo e frattaglie oltre a un congruo e cruento body count. Sta tutta qui l'insana goduria nel seguire questa saga, francamente mai eccelsa a livello qualitativo ma tutto sommato divertente.
Rispetto gli ultimi due capitoli la morbosità appare in ribasso; non mancano nudi, sesso ed efferati omicidi, ma sembra essere meno veemente quella dose di crudeltà che muove l'ormai arcinoto trio di cannibali deformi dei monti Appalachi.
Il tentativo di sfuggire ai cliché dei soliti horror è chiara, purtroppo i risultati restano discutibili a causa di uno script solo in apparenza intricato. Anche perché mettere in campo come carne da macello la solita combriccola di figure adolescenziali non aiuta, seppur queste non siano in viaggio di piacere ma per accompagnare il protagonista -nuovo proprietario di un hotel mastodontico chiamato Hobb's Spring (che sia un omaggio all'indimenticabile Hobb's End de "Il seme della follia"?)- imparentato con la sinistra gente del luogo e di conseguenza, ovviamente a sua insaputa, anche con i tre assassini, tra l'altro dotati di make-up piuttosto mediocre.
L'aggiunta di nuovi personaggi, la scoperta della comunità segreta legata a vetusti riti cannibalici e mirati alla procreazione tra parenti viene sfruttata in modo superficiale, lasciando lo spettatore insoddisfatto.
La storia appare troppo frammentata e gli omicidi non incalzano lasciando troppo spazio a spiegazioni banali mal amalgamate tra loro.
Slasher discretamente sanguinario ma privo di particolare interesse.