Dom Cobb 7½ / 10 01/05/2017 14:20:33 » Rispondi In una galassia non si sa quanto lontana, un gruppo di outsider perdenti finisce insieme per caso a caccia di una misteriosa sfera: sono Peter Quill, alias Star-Lord, un terrestre figlio degli anni '80, Gamora, letale guerriera alle dipendenze dello psicopatico Thanos, Drax, un energumeno in cerca di vendetta, Rocket, un essere geneticamente modificato dalle sembianze di un procione, e Groot, un enorme albero parlante... C'era chi aveva dei dubbi sulla riuscita di questa dubbia produzione Marvel, che secondo molti flirtava troppo con l'assurdo e il bizzarro: forse, tutti si aspettavano così tanto un brutto film da rimanere colpiti di trovarsene davanti uno buono, e le bassissime aspettative hanno convinto la maggioranza a elevare Guardiani della Galassia a capolavoro nel suo genere, rivoluzionario nel suo miscelare commedia, azione spaziale e sentimento. Personalmente, non ho mai avuto dubbi che il film mi avrebbe intrattenuto bene, e magari è proprio per questo che, paragonato alla maggior parte delle persone, ancora oggi non riesco ad amarlo come vorrei. Intendiamoci, è un buon film, con molte frecce al suo arco: da una parte, a livello visivo è molto creativo e interessante, anche se forse meno colorato di quanto ci si aspetterebbe. Non c'è un elemento in particolare (fotografia, effetti speciali o scenografie) che risalta sugli altri, piuttosto funzionano come un'unica miscela capace di dar vita a un mondo affascinante quanto strano. Inoltre, James Gunn ci mette del suo, e il film beneficia del suo umorismo irriverente, che ben si adatta alle ambientazioni galattiche fuori dal comune, che fanno a tratti il verso a Star Wars come a Flash Gordon.
Fra le immagini da ricordare, il porto spaziale/pianeta di Knowhere, nient'altro che un gigantesco teschio alieno che fluttua nel nulla.
Ma il vero punto di forza sono i personaggi, capaci di catturare fin da subito le simpatie dello spettatore: l'abilità con cui Gunn riesce a presentarceli nel minor tempo possibile, mostrandoci le loro più emblematiche caratteristiche facendoci istantaneamente familiarizzare con loro, è sorprendente, e i loro battibecchi rappresentano alcuni dei momenti migliori del film.
"Quindi è questo il piano, tornare indietro a combattere contro quelli che ce le hanno appena suonate come pazzi?" "Vogliamo parlare di pazzi, con voi che ci volevate far saltare in aria?" "Li avrei fatto saltare in aria soltanto se non vi riconsegnavano a noi." "E come facevano a riconsegnarci dopo che gli hai dato un conto alla rovescia da cinque?"
"Che percentuale di un piano hai?" "Tu non hai il diritto di dire nulla dopo la stupidaggine che hai fatto a Knowhere!" "Ho salvato Quill!" "Abbiamo stabilito che far saltare in aria la nave su cui sto non è salvarmi." "Quando l'abbiamo stabilito?" "Tipo tre secondi fa!" "Non stavo ascoltando, pensavo ad altre cose."
In effetti, i personaggi funzionano così bene che alla fine si rimane delusi per non averne avuto abbastanza di loro; ed è qui che si arriva alle note dolenti, e alcune ce ne sono purtroppo, neanche tanto trascurabili. Il film procede veloce, ed è proprio questo il problema, che a volte procede anche troppo veloce: in particolare nel primo atto, quando tutti i personaggi vengono introdotti uno dopo l'altro, il montaggio si fa saltellante, il ritmo corre come un forsennato, si sente l'odore di scene tagliate che non si sarebbe dovuto tagliare e in modo da affrettare le cose e riunire tutti i protagonisti prima di lanciarli nella grande avventura si abusa anche di scene d'azione. Ben presto si sente il bisogno di rallentare un po', una cosa che succede solo in alcuni momenti: quando ci si deve prendere una pausa per delle scene cariche di emozione, il film si distende un pochino, ma a causa del ritmo veloce di tutto il resto, queste scene sembrano uscire dal nulla e non sono veramente efficaci come dovrebbero.
La sequenza nella taverna è emblematica: da un momento all'altro, Rocket e Drax sono lì a darsele di santa ragione, ma non viene mai spiegato il motivo, e quindi l'intera scena sembra essere tagliata a metà. Oppure quando Groot illumina l'interno di una nave con quella specie di lucciole: è un bel momento, ma sembra non avere niente a che fare con le scene che gli stanno intorno.
Solo in parte queste falle vengono coperte dalla colonna sonora, che comunque fornisce una serie di illustri titoli della discografia anni '70 e '80, di cui ammetto di non conoscere neanche uno (a parte "Hooked on a feeling"); inoltre, ammetto che, per tutti i momenti citati sopra, ve ne sono almeno un altro paio che, a livello comico, per motivi di doppiaggio o di traduzione o anche solo di non appartenenza alla cultura americana, non funzionano altrettanto bene: mentirei se dicessi di aver riso tanto quanto avrei voluto, ma in fondo è il caso anche con tutti gli altri film Marvel. Infine, aggiungiamoci un villain visivamente memorabile ma non molto incisivo, e la frittata è fatta. Abbiamo dunque un film che funziona sul lato tecnico, quello delle musiche e dei protagonisti, ma è meno interessante in tutto il resto (anche l'azione è piuttosto generica, anche se ben fatta). Un film dove, comunque, funziona ciò che dovrebbe funzionare, e tanto basta per rendere Guardiani della Galassia un prodotto godibile. Con qualche accorgimento poteva essere grande, ma anche così soddisfa relativamente le aspettative.