Boromir 8 / 10 17/03/2024 00:19:38 » Rispondi Il Wim Wenders documentarista che entra in punta di piedi nella vita lavorativa di Sebastião Salgado. L'arte del fotografo brasiliano è apologia del contrasto chiaroscurale, portabandiera di perfezione stilistica, incrollabile mezzo per avvicinarsi agli esseri umani (che nel Vangelo vengono descritti come "il sale della terra"). L'immagine filtrata dagli scatti assume contorni di testimonianza antropologica ed etica, racconta gli impatti che lo sfruttamento delle risorse naturali ha sul rapporto tra l'uomo e l'ambiente, cristallizza l'umana immediatezza di tragedie dimenticate o ignorate. Nella brulicante galleria di volti segnati dalla fame, profughi, lavoratori da tutte le latitudini e pozzi di petrolio in fiamme c'è spazio anche per l'ottimismo: il ricongiungimento con un pianeta (tra)sfigurato in Inferno dantesco è ancora possibile, così come la possibilità di capire l'importanza dello sguardo e del punto di vista, di specchiarci nella notte dei tempi sul fondo di una lente dell'obbiettivo.