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IL SALE DELLA TERRA regia di Wim Wenders, Juliano Ribeiro Salgado

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8 / 10  17/11/2014 02:03:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il Wim Wenders dei documentari e' ormai un bene prezioso che faremmo bene a tenerci stretto, evitando di disertare le sale per la consueta pigrizia dello spettatore universale. "Il sale della terra" e' un film bellissimo, profondo, capace di agire e acuire il nostro celato idealismo, di trasmettere vergogna, rabbia, indignazione, stupore, alienazione e (nonostante tutto) speranza, verso quella Fonte Umana che vive in simbiosi con la Natura, che non vive per seminare esclusivamente morte e distruzione, come nei massacri in Ruanda o nell'odio territoriale in Kossovo. Salgado esprime nelle sue fotografie tutto l'amore per un'umanita' arcaica o ferita, e la sua Rinascita - attraverso quella proprieta' dri genitori ritornata Foresta - e' universale come la nostra volonta' da sollecitare. Fotografie che sembrano quadri di Frieda Kahlo, dipinti di Renoir o Monet, con un tocco quasi primordiale, simbolo di una Ricerca che si sviluppa attraverso il magma ora affettuoso ora amarissimo del disegno oscuro dell'Umanita'. Piuttosto dispersivo nel finale, uno dei film che segnano in modo forse indelebile questo anno oscurantista e crudele