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IL TEMPO DEI GITANI regia di Emir Kusturica

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Zazzauser     7½ / 10  25/01/2021 23:50:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Degli aspetti che per primi mi vengono in mente tanto e' stato detto: la chiara impronta di Fellini, il realismo magico, la commistione di generi e registri (commedia, dramma). Come mio primo approccio con Kusturica devo dire che non c'e male, anche se pare un film ancora acerbo da qualche punto di vista; ritmo un po' altalenante e discontinuo (forte la cesura fra il primo quarto di film e il resto), alti e bassi, fluire della vicenda un po' disomogeneo ma di sicuro e' una pellicola che contribuisce a delineare in maniera chiara la cifra stilistica del regista serbo.
Uno spaccato sul mondo dei rom delineato in maniera perfetta e senza edulcoranti, illustrato con fantasia, sarcasmo e un tocco di cinismo. Gli attori presi dalla strada (120 zingari selezionati dagli addetti al casting) son ideali per donare realismo alle scene e i passaggi onirici sono un piacere per gli occhi.
Il cinema di Kusturica e' di sicuro impatto per la societa' e la cultura italiana della fine degli anni '80/inizio '90, vuoi perche' finestra sul mondo balcanico nostro vicino e diretto interlocutore, all'epoca teatro di un importante sconvolgimento geopolitico (dissoluzione della Yugoslavia, guerra in Bosnia ecc.), vuoi perche ha in un certo modo consacrato la musica di Goran Bregovic.
Poetico e fantasioso, forse un po' eccessivi i 140 minuti (l'alto grado di scene improvvisate, non concordate, porto' Kusturica ad avere ore e ore di girato) ma piacevole. Piange il cuore a leggere che Davor Dujimovic si sia tolto la vita a 29 anni (per impiccagione, ironia della sorte) vicino a Novo Mesto per grossi problemi di dipendenza da droghe.