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FRANK regia di Lenny Abrahamson

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Terry Malloy     6 / 10  26/07/2017 18:57:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In Frank non c'è nulla che non quadri, ma forse sono io che apprezzo sempre meno il fatto che il cinema sia un mezzo che esplicita troppo direttamente e frettolosamente il suo messaggio. Non penso dunque, come alcuni, che questo decennio di cinema sia stato povero esteticamente e concettualmente, ma che il cinema sia ormai un medium antiquato per raccontare storie.
La storia di Frank è dunque una bella storia, scritta bene. C'è il canonico tema sguardo vs. orecchio, c'è quella tipica confusione da jam session finita un po' a caso che domina il récit e l'armonia tra personaggio, c'è una violenza dissonante cucita da una colonna sonora veramente maestosa, e c'è un personaggio ambiguo che non ho ancora capito se mi sia piaciuto o meno: Jon.
E' possibile che Jon non si accorga del dolore patologico del suo amico Frank? E' possibile che Jon non si renda conto di essere finito in una gabbia di matti?
Se dunque la prima parte del film è un capolavoro di scrittura (per la sua scorrevolezza), ma non va a parare da nessuna parte (a che serve un'ora di girato in una casa dove succedono cose da musicisti?), la seconda parte è ben chiara e intensa nel suo messaggio (bellissima la scena a casa di Frank e il dialogo coi genitori), ma piuttosto prevedibile e didattica. Manca il legame tra le due parti.