Dom Cobb 5 / 10 05/07/2015 17:15:28 » Rispondi Sulla Terra, spazzata da continue tempeste di sabbia e da una "piaga" che stermina ogni tipo di colture, il cibo scarseggia e l'umanità rischia l'estinzione. Ma la NASA ha messo a punto una spedizione attraverso un wormhole per raggiungere dei pianeti che potenzialmente possono ospitare la razza umana... Personalmente, non sono mai stato un fan sfegatato di Nolan, per quanto molti dei suoi film sia in grado di godermeli senza problemi (Insomnia, Inception e Batman Begins su tutti). Né tanto meno mi aspettavo che questo Interstellar mi avrebbe fatto cambiare idea; l'unica cosa che volevo, vista l'accoglienza di critica e pubblico e le evidenti ambizioni del film stesso, era rimanere impressionato e intrattenuto, e allo stesso tempo che mi rimanessero in testa alcune delle molte domande, alcuni dei temi che il film cerca di sviluppare. Peccato allora che il tutto si risolva in una mattonata di tre ore che raramente esprime le sue potenzialità: nonostante alcune splendide immagini mostrate nei trailer, sono rimasto sorpreso dall'estrema monotonia dell'impianto visivo, che a parte qualche eccezione,
L'interno del buco nero in cui il protagonista si ritrova a rivedere il proprio passato.
non ha assolutamente niente da offrire. Tre sono i pianeti che gli astronauti vanno a visitare, e stupisce che Nolan si sia limitato a rappresentarli rispettivamente come una noiosa distesa d'acqua, una noiosa distesa di ghiaccio e un comunissimo deserto che ricorda tanto il territorio del Grand Canyon; per il resto, modellini che non sono niente di affascinante e immagini dello spazio profondo che si sono già visti milioni di volte prima sullo schermo, in cui la fa da padrone una fotografia perennemente fredda e, in qualche modo, scolorita. Non aiutano a rendere la situazione migliore un Hans Zimmer che sforna una delle sue composizioni peggiori di sempre, noiosa e alle lunghe irritante, un ritmo incredibilmente dilatato e una sceneggiatura fin troppo "parlata", soprattutto nella parte centrale, che mi hanno reso faticoso arrivare fino alla fine.
Onestamente, l'intera sezione con Matt Damon poteva essere tagliata senza che si danneggiasse la qualità del film: il personaggio stesso non fa altro che elargire moralistici monologhi che, bene o male, non c'entrano una mazza con tutto il resto. C'è addirittura una scena in cui gli astronauti discutono su quale pianeta visitare e, improvvisamente, Anne Hathaway inizia a fare tutto un complicato discorso sull'amore e se sia quantificabile o meno o qualcosa del genere... ma da dove ca**o è venuto fuori?
Tutti questi elementi rischiano di rendere le tre ore di visione un inferno di noia, ma per fortuna, qualcosa da salvare c'è: McConaughey si conferma l'attore migliore del cast, e le (poche) scene che condivide con la figlia sono probabilmente le parti migliori, le uniche dove vi sia un certo grado emotivo. Inoltre, l'ambizione che si cela dietro questa operazione è innegabile e, che il risultato finale piaccia o meno, da ammirare. Peccato solo che i temi trattati vengano letteralmente soffocati da dialoghi strapieni di tecnicismi e discorsi contorti e complicati, al punto che, dopo la visione, neanche ti rendi conto di cosa il film volesse veramente parlare. In definitiva, non me la sento di giudicare Interstellar un vero fallimento, perché le intenzioni sono buone e qualche buono spunto ci sta, fra i quali una buona interpretazione del protagonista. Ma tutto il resto non è all'altezza e precipita nell'oblio della pesantezza e della monotonia.