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MINORITY REPORT regia di Steven Spielberg

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rain     10 / 10  22/06/2012 11:53:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE, SPOILER PRESENTI

Questo secondo me è un signor film di fantascienza, uno dei migliori sci-fi degli anni 2000. Del resto il connubio Spielberg-fantascienza ha sempre funzionato alla grande (ad eccezione dell'osceno "La Guerra dei Mondi"), se poi l'idea è tratta da un racconto di quello che è uno dei massimi scrittori di genere ogni eventuale dubbio si dissolve in men che non si dica. Purtoppo "Minority Report" è sottovalutato, secondo me paga lo scotto di essere un film del 2002, anno in cui la fantascienza è un po' passata di moda, se l'idea fosse stata portata al cinema dieci anni prima ora probabilmente sarebbe considerato un cult.
Per quanto riguarda l'aspetto tecnico poco da dire, ineccepibile. La regia di Spielberg, checchè ne dicano alcuni suoi detrattori, è di alto livello. Molto bella anche la fotografia con quella leggera tendenza al blu. Ottime anche le musiche. Scenografie ed effetti speciali neanche a parlarne. Il cast è forse l'aspetto meno convincente; Tom Cruise non è certo un gran attore, recita la sua parte con una certa dignità e tutto sommato è discretamente convincente ma non riesce a dare profondità al suo personaggio (chissà cosa ne sarebbe invece uscito con un Harrison Ford tanto per citarne uno), Colin Farrell è un'attore odioso e paradossalmente la parte del carciofo federale (cit.) gli calza bene.
L'idea di base del film è originale e geniale, con i tre Precog Agatha, Arthur e Dashiell (piccola chicca i tre portano i nomi di famosi scrittori di gialli, a voi indovinare quali) che in un visionario futuro riescono a predire gli omicidi primi che avvengano con conseguenza che il tasso di criminalità viene abbattuto. Sotto il profilo dei contenuti "Minority Report" accontenta un po' tutti daglia manti della fantascienza a quelli del thriller. A Cruise tornano comodi i trascorsi sul set di "Mission: Impossible" e anche qui ha la possibilità di mettersi in mostra in alcune scene action molto belle, molto adrenaliniche. I criticoni verso questo aspetto ci saranno sempre ma credo che quando (e solo se) l'azione è fatta bene non possa far altro che aggiungere un po' di pepe. Per gli amanti dei thriller ci sono sono vari colpi di scena che mantengono vivo l'interessa, qualcuno è riuscito qualcun'altro meno. Che il mentore del protagonista sia un tipo losco è facilmente intuibile, ma sfido chiunque a non rimanere di stucco quando John Artenton vede se stesso nella premonizione dei Precog.
"Minority Report" non manca inoltre di sollevare una serie di quesiti di carattere sociale ed etico, la libertà prima di tutto. Un futuro in cui chiunque è schedato non rappresenta una chimera e certo sarebbe il sogno di ogni forma di potere il poter tenere costantemente sotto controllo i movimenti dei cittadini tramite un semplice riconoscimento della retina. E i Precog, persone con un difficile passato usate come cave da laboratorio senza diriti umani e mantenute in uno stato di continuo trip mentale ma che agli occhi delle personee sono degli angeli mandati dal cielo. Per non parlare delle persone arrestate prima di aver effettivamente commesso un reato solo pensato (della serie"non fare pensieri impuri"), eppure il rapporto di minoranza parla chiaro: non sempre le premonizioni si avverano e la Precrimine è tutt'altro che infallibile. Basterebbe scavare un poco per capirlo ma in una società dove il senso di sicurezza viene prima di tutto nessuno si pone troppo seriamente delle domande. Ci troviamo quindi di fronte ad un sistema giudiziario che sta all'esatto opposto rispetto a quello presente (almeno in via teorica) nei paesi civili, non un sistema che si basa sul principio "nessuno è colpevole finchè non viene diomostrato il contrario" ma uno che dice "meglio arrestare un innocente che lasciare un colpevole in libertà". Non resta che chiederci: se la cosa fosse possibile quanti vorrebbero che venisse attuato questo secondo principio? Molti, perchè il senso di sicurezza viene prima di tutto, meglio sentirsi al sicuro anche se con persone innocenti dietro le sbarre.
Il finale è un po' troppo stile favola, ma Spielberg ormai abbiamo imparato a conoscerlo e ce lo aspettavamo.
rain  22/06/2012 13:02:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi scuso per qualche errore ortografico di distarzione, ho inserito il commento senza rileggerlo e questo è il risultato.
rain  02/07/2012 14:42:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vabbè dai, forse con il 10 sono stato un pelino troppo largo, più giusto un 9.
vieste84  01/09/2012 13:59:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
saranno gusti, ma per me è si e no sufficente