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GOODNIGHT MOMMY regia di Veronika Franz, Severin Fiala

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Macs     6½ / 10  08/08/2016 22:07:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il voto si abbassa per via della prima ora di film, veramente troppo troppo lenta. Sono stato tentato più volte di staccare, meno male però che non l'ho fatto perché nell'ultima mezz'ora ci risvegliamo dal torpore con qualche iniezioncina di adrenalina. Il film vive del "twist" finale, che in parte può essere intuito fin dall'inizio (ho visto il film in tedesco, e non era così facile da intuire il twist: mi chiedo se in italiano abbiano doppiato la mamma al singolare o al plurale quando si rivolge "ai" figli, perché questo avrebbe chiarito tutto fin da subito). Ad ogni modo interessante l'ambiguità / dicotomia di cui vive tutto il film: la contrapposizione tra la Pienezza/Presenza (sublimata e aumentata, visto che si tratta di due gemelli) e la (presunta) Assenza, quella della mamma che potrebbe non essere lei e quindi configura una mancanza. Salvo poi scoprire nel finale che i due poli vanno ribaltati. Buona la fotografia e la... colonna sonora - che non c'è, ed è una scelta azzeccata. Purtroppo però il film ha vari difetti: oltre alla lentezza della prima ora, risulta un po' troppo ermetico in diverse scene, che il regista vorrebbe caricare di valori simbolici (e la grandine, e il salto sul trampolino elastico, e l'incendio dei campi coltivati, e la gara di rutti, e gli schiaffi reciproci, ecc. ecc.) ma finisce solo per sembrare un modo di allungare il brodo. Si capisce dove voglia arrivare - farci entrare nella mente del caro Elias - ma si poteva farlo con un po' più di ritmo e senza mettere tutte quelle scene in cui i gemelli fanno cose assolutamente ordinarie in coppia. Poi gli scarrafoni, e tutto quello che gli fanno fare, anche lì dove sta la metafora? Sembra uno di quei film in cui il regista mette tante scene, anche suggestive, di interpretazione dubbia per solleticare lo spettatore-critico a scervellarsi, e far così gridare al capolavoro "impegnato" perché polisemico. Un po' pretenzioso, l'estetica non è tutto, comunque più che sufficiente.