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DUE GIORNI, UNA NOTTE regia di Luc Dardenne, Jean-Pierre Dardenne

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debaser     4½ / 10  26/11/2014 13:53:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film noioso inconcludente che pare prodotto dalla CIGL. A parte le inesattezze sulle condizioni dei lavoratori in Francia dove tra chomage e ammortizzatori sociali un lavoratore e piu' protetto di una corazzata da guerra, annoia, non decolla mai, non si riesce a trovare empatia per un personaggio psicolabile senza alcuna qualita' anche se magistralmente interpetato da una superlativa Cotillard. Si passa da un collega all' altro (uno piu' sterotipato dell'altro), poco caratterizzati che non forniscono una spalla decente alla brava Marion, con dialoghi al limite della noia, situazioni paradossali dove i mille Euro di bonus appaiono come un tesoro a cui il confronto quello di Tutankhamon appare poca cosa. Il marito che l'accompagna pare piu' un protettore che una persona emotivamente coinvolta. Per non parlare

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER piu' mal riuscito e rapido della storia del cinema e di un finale altamente ruffiano ed inverosimile. E' per favore non paragonate queste insulse macchiette ai personaggi di ben altro spessore delle pellicole di Ken Loach.
iancurtis4now  29/11/2014 23:29:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Già peccato che il film sia girato e ambientato in Belgio e non in Francia. I fratelli Dardenne ormai lo sanno anche i sassi che sono Belgi...
debaser  30/11/2014 12:37:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Le macchine avevano targa francese e le persone erano tutte francofone l'ambientazione mi e' sembrata francese anche se i registi sono Belgi e comunque aggiunge o toglie al mio commento.
Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  19/12/2014 21:38:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Caro debaser, io ho vissuto una vicenda paragonabile a quella narrata qui e prima di parlare di stereotipizzazioni ci andrei piano: dal vero le cose vanno così come descritto dai Dardenne, se non peggio.
E, nel mio caso, meno male che c'è stata (anche) la CGIL perché ho potuto contare su 5 anni di stipendi prima che l'azienda per cui lavoravo riuscisse a buttarci fuori tutti quanti inventandosi una crisi economica che non ha mai avuto. Ti consiglio sommessamente più attenzione quando scrivi.