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CUB - PICCOLE PREDE regia di Jonas Govaerts

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  30/06/2015 11:23:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La solita combriccola di teenager devota alla sacra triade sex, drugs and rock 'n' roll è qui sostituita da un branco di mocciosi nemmeno tanto simpatici.
Per la precisione sono boy scout, pronti ad addentrarsi in un bosco all'interno del quale, secondo i loro supervisori, si nasconderebbe un bambino che ha la capacità di trasformarsi in lupo. Solo una leggenda, di quelle che servono a tener buona la truppa e a passare qualche istante di sano terrore notturno di fronte ad uno scoppiettante fuocherello.
Spesso però la realtà supera l'immaginazione, e finisce che tra la vegetazione qualcosa di feroce abiti per davvero.
L'unico a percepire il pericolo imminente è Sam, ragazzino dal passato problematico, il quale però non viene ovviamente ascoltato. In particolar modo a dargli contro è uno dei responsabili, un bulletto con insopportabile cagnaccio al seguito, il quale comanda i bambini quasi ai livelli del mitico Sgt. Hartman.
Gli omicidi non tarderanno a giungere e dietro l'intrigante mostro-bambino con maschera debitrice al dio Pan si muove qualcuno di ancor più pericoloso, capace di creare trappole mortali che pure il cacciatore più esperto o l'ingegnere bellico più fantasioso si sognano.
Truculenze assortite e sangue non mancano (ci sono violenze anche su bambini e animali, seppur edulcorate), però dopo un buon avvio ad essere assenti sono un'efficace caratterizzazione dei personaggi e soprattutto l'indispensabile logica narrativa. L'attesa è creata a puntino e annoia molto meno che in tanti altri slasher - anche se in questo caso la catalogazione è troppo riduttiva- purtroppo si scade velocemente in un mero spettacolo grandguignolesco, dove nessuna spiegazione viene fornita.
Va bene l'ermetismo del quale sono un discreto sostenitore, ma in questo caso delle rapide delucidazioni avrebbero fatto fare a "Cub" un salto di qualità non indifferente; ed invece la pellicola finisce col beccarsi pure qualche pernacchia a causa di una "resurrezione" in grado di smontare molto del buono proposto in precedenza.
Gradite le citazioni all'horror italiano con omaggio a "Suspiria" e l'azzeccato main theme in stile Goblin.