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GAS regia di Luciano Melchionna

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phemt     7½ / 10  17/05/2007 09:22:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Di Luciano Melchionna se ne parla un gran bene e dopo aver visto Gas non ho problemi a capirne il perché… Gas è superficialmente un film sui disagi giovanili, in realtà è anche una sorta di rilettura originale ed innovativa del rape & revenge… Melchionna ha buone doti registiche e cita a piene mani il Kubrick di Arancia Meccanica, si affida ad una narrazione volutamente non lineare che intriga ed incolla lo spettatore al video fino al “colpo di scena” finale, utilizza una colonna sonora molto adatta, una fotografia di altissimo livello e può contare su un cast formato da attori tutti molto bravi (in particolar modo Venditti e una sorprendente Atlas)… Non solo, si affida alle comparsate dell’immenso Villaggio, della Goggi ed inserisce anche un cameo (onestamente abbastanza di inutile) di Fabrizio Bracconieri…
Le caratterizzazioni dei personaggi (malgrado qualche stereotipo e qualche luogo comune di troppo) è più che buona tra chi pur non dichiarandosi gay non riesce più a far meno di un uomo, da chi ha alle spalle un padre assente, da chi i genitori ce li ha ma non riesce mai davvero a comunicarci, da chi è extracomunitaria ma razzista, da chi è giovane e matta ma con una sorella da crescere, da chi non ha più sogni, da chi non ha più valori, da chi picchia per non mostrare la propria debolezza, da chi (e questo vale per tutti) si porta dentro una rabbia, un vuoto ed un disagio pesante… Il finale non è nient’altro che l’esplosione totale e completa di tutto questo disagio…
Tutto questo avviene sullo sfondo di una vita di provincia (Latina, ma in realtà qualunque provincia italiana) e sullo sfondo di un malessere, di una solitudine e di un insoddisfazione di base generalizzata ormai all’interno di ogni persona talmente forte da non farti nemmeno accettare chi ti guarda (“***** guardi?” è la frase ricorrente del film e il pretesto da cui parte sempre tutto)…
Peccato per qualche scena inutile di troppo e per il dialogo madre-figlio davanti al mare che poteva essere un pelo più curato…
Gas è comunque un film coraggioso, teso, cupo ed intenso, ed è anche la dimostrazione che in Italia i registi interessanti non mancano, sono solo i distributori a non rendersene conto per promuovere panettoni e scamarciate varie… Da vedere e Melchionna è un regista da tenere strettamente sotto controllo perché promette davvero molto bene…

Assurdo che la censura l’abbia vietato ai minori di 18 anni… Mah!