caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

IL RICCO, IL POVERO E IL MAGGIORDOMO regia di Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti, Morgan Bertacca

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento kowalsky     4 / 10  29/12/2014 01:46:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Qualcuno dovrebbe spiegare a questi tre che potevano fare satira e divertire comunque, senza tutte le scempiaggini di cui purtroppo abbonda soprattutto la seconda parte del film. Probabilmente il trio e' indiretto erede dei Les Charlots, ma onestamente qualche anno fa potevano ambire a qualcosa di meglio. Una sceneggiatura pietosa che si ammoscia su se stessa come una mozzarella stracotta. E non sarebbe tanto orribile il film, se racconta una certa borghesia nordica citando involontariamente "Il capitale umano", ottimo film di Virzi. Peccato che tra Almovarismi fuori tempo massimo e i rimandi a Pieraccioni finisca per perdersi in una trappola dove tutte le buone intenzioni vengono rimosse. Salvo solo il personaggio della madre di Aldo, cfr. La splendida Signora del teatro Giuliana Lojodice, ma vien da chiedersi Chi te l'ha fatto fare? I tre recitano male, diciamo svogliatamente, e certe trovate rompono davvero i maroni. Come la Dolores "da sposare" che sembra la sorella scema di Belen Rodriguez (e non e' che l'originale brilli di sapienza, poverina). Ho provato un certo imbarazzo, se non fastidio, verso l'epilogo, quando non c'era niente ma proprio piu' niente che mi facesse sperare in un riscatto artistico, in una prova d'orgoglio. E in questa assenza c'e' purtroppo un cinema comico italiano nel quale avevamo riposto qualche speranza. Da dimenticare in toto, un mezzo voto in piu' solo per la simpatia che nonostante tutto provo per i tre amigos. Che pero' hanno tangibilmente rotto le palle