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THE IMITATION GAME - L'ENIGMA DI UN GENIO regia di Morten Tyldum

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Spotify     7½ / 10  22/02/2015 17:55:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi ha molto sorpreso, perchè ammetto che da solo non lo sarei andato a vedere visto che la trama non mi interessava più di tanto. Infatti ci sono andato con la scuola e mi son dovuto ricredere. Un film anche giusto, perchè questo Turing sembra essere stato dimenticato, quando invece ha fatto tanto e sventato chissà quante stragi durante la guerra. Poi magari Tylden lo enfatizza fin troppo ma è pur sempre una pellicola e ci può stare. La cosa di quest'opera che salta immediatamente all'occhio è lo straordinario cast sorretto da un immenso Cumberbatch, il quale secondo me merita assolutamente l'oscar, molto più di Cooper di "American Sniper". Le espressioni, i gesti, tutto perfetto. Un grande attore. Anche il cast di contorno è molto buono. Bella la regia, forse un po' eccessivo candidarla all'oscar, però ci fa vivere a 360 gradi la vita di questo "genio". La cosa migliore è la direzione degli attori, fantastica, cosa che tra l'altro poi fomenta la stessa prova di questi ultimi. Poi c'è anche una grandissima caratterizzazione e nessun personaggio è trattato in modo superficiale. Sul piano narrativo qualcosa da dire c'è: innanzitutto la storia ha molto ritmo e non c'è un momento di noia, poi ho trovato molto intelligente la trovata di far sviluppare il contesto in tre periodi diversi, bravo il regista a non far confondere lo spettatore (almeno per me è stato così) nonostante questa complessa articolazione. La cosa che non miè piaciuta molto è stato che dal punto in cui Turing scopre che uno degli infiltrati è una spia (scusate lo spoiler), le cose vengono un po' approssimate, sembra quasi che il regista abbia voluto tagliare corto, ed anche il finale, per quanto bello, è un po' sbrigativo. La sceneggiatura è molto solida, ben articolata, con dei dialoghi eccezionali. Molto lineare e originale, non presenta grosse falle. Atmosfera eccellente, ricostruita benissimo quell'aurea anni 40-50. Altro gran merito del regista. Fotografia ottima, caratterizza ancor più l'atmosfera. Ambientazione anche essa realizzata bene e ferreo il montaggio. Musiche azzeccatissime. Il regista sembra voler realizzare un lavoro che alla fine sia pro all'omosessualità, perchè ci mostra come all'epoca i gay erano riposti ai margini della società una volta scoperta la loro vera natura, quando invece sono esattamente persone come noi. Altro messaggio importante che Tylden vuole trasmettere è il crederci quando si fa una cosa importante e la gente è scettica di ciò che stai realizzando. Bel messaggio anche se presente in diverse altre pellicole.

Particolare, per una volta un film ambienato nella seconda guerra mondiale non narra della guerra ma narra di come sconfiggere la guerra stessa non monstrandola. Non un capolavoro ma molto avvincente. Consigliato.