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THE IMITATION GAME - L'ENIGMA DI UN GENIO regia di Morten Tyldum

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julian     7½ / 10  22/02/2015 22:05:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il gioco dell'imitazione del titolo riassume un pò tutti i molteplici e variegati livelli di lettura che è possibile applicare alla stupefacente, e nondimeno triste, storia di Alan Turing: imitazione di D.io nella creazione del pensiero, sviluppo del pensiero artificiale a partire dall'imitazione di quello umano, imitazione del comportamento informale e sociale. E naturalmente l'episodio citato nel film ossia il gioco mentale del distinguere l'intelligenza artificiale da quella umana.
Questo film, tra le altre cose, suggerisce che al mondo esistono vari tipi di intelligenze: quella di Turing è matematica, legata ad un pensiero quasi meccanico, capace di elaborare tanti dati con poche distrazioni ed è ad un passo dalla sua macchina, che non a caso risulta una sua invenzione; di tutt'altra specie è l'intelligenza applicata in un contesto sociale, quella che ci permette di muoverci e relazionarci con gli altri nostri simili, che ci permette in qualche modo di sopravvivere nella civiltà.
L'intelligenza sociale, se praticata fin da piccoli com'è normale, diventa un accessorio quasi impalpabile sul nostro ego, tanto ci siamo abituati, ma per individui come Turing essa è un peso insostenibile o addirittura una sfida da affrontare, un modo di fare addirittura da dover imitare per passare inosservati o per essere considerati (e difatti Turing finirà col suicidarsi).
Terzo biopic visto ultimamente e ancora una volta determinante - anche se qui in maniera fugace e delicata - il ruolo del sentimento, uno dei motori principali nello sviluppo di un individuo.
Colonna sonora bellissima di Alexandre Desplat, anche questa in corsa per l'oscar.