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BIG EYES regia di Tim Burton

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     6½ / 10  29/01/2015 18:24:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Burton non sta passando un gran momento, anche tralasciando la sfera privata e la separazione dalla Carter ciò che preoccupa è l'andamento involutivo del suo cinema, qualche anno fa gli riuscivano moderatamente bene anche i film su commissione della Disney o della Warner, cosciente il fan burtoniano che questi incursioni nelle major erano lo scotto da pagare per vederlo realizzare con i massimi finanziamenti i lavori più autentici dell'artista, il problema è che nell'ultimo periodo anche i soggetti che più aderiscono al suo tocco mancano della consueta forma burtoniana.
Dark Shadows era un sentito omaggio all'omonima soap della sua infanzia, a sua volta Big Eyes rappresentava un tributo all'amica pittrice Margaret Keane, sopratutto in questo caso aveva le carte in regola per riassaporare i fasti di Big Fish o del suo precedente ed unico biopic Ed Wood non così dissimili i protagonisti, outsiders della loro arte, dai gusti kitsch, geni incompresi con un richiamo all'infanzia, Burton non a caso assolda Alexander e Karaszewski a curarne la sceneggiatura, eppure oltre a mancare Burton stesso in cabina di regia nella forma troppo sempliciotta (pertinente solo nell'unica scena che richiama la pop art), imputata ad essere complice di questa piattura generale è proprio la sceneggiatura che si presenta scolastica eccessivamente convenzionale, che ha se vogliamo il gusto di non atrofizzare la trama con inutili salti temporali che ormai è una consuetudine dei biopic hollywoodiani sebbene mantenendola lineare esigeva qualche guizzo in più che non arriva neanche dal cast, per Waltz non è sempre domenica, per la vicentina una conferma dell'attrice solida che è.