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KREUZWEG - LE STAZIONI DELLA FEDE regia di Dietrich Brüggemann

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topsecret     7 / 10  06/05/2017 14:57:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Padre senza palle contribuisce al lento scioglimento della figlia, angariata da una madre str0nza, irretita da una interpretazione religiosa pressante.
In estrema sintesi, si può intendere così il film di Bruggemann che racconta, e per certi versi convalida, le credenze e le convinzioni estreme di matrice religiosa che coinvolgono una famiglia totalmente assuefatta.
Personaggi e dialoghi appaiono fin da subito fastidiosamente caricati di enfasi religiosa, poco digeribile dai credenti moderati come il sottoscritto che faticano a immedesimarsi e condividere certe radicate convinzioni clericali. Ma la storia proprio per questo motivo riesce a coinvolgere e far partecipe lo spettatore, volente o nolente, che assiste quasi rassegnato, da un certo punto in poi, all'evolversi di questa dissolvenza corporale in favore di sentimenti nobili e alti quali fratellanza, sacrificio, speranza. Merito, senza dubbio, dei protagonisti: la giovane Lea Van Acken e l'arcigna Franziska Weisz, abili nelle loro performance e nei loro rimbalzi verbali.
KREUZWEG è un film dotato di una certa durezza e allo stesso tempo di una fragilità emotiva, interessante da vedere, che porta alla riflessione su certi temi e che riesce a non scadere troppo nella banalità, offrendo una visione emozionante e d'impatto.