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KREUZWEG - LE STAZIONI DELLA FEDE regia di Dietrich Brüggemann

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The Gaunt     8 / 10  14/03/2015 20:56:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Complesso e stimolante, Stations of the cross (credo che in italiano si tradurrebbe in Via crucis) mette sul piatto belle tematiche, la religione, il vivere la religione nel suoi aspetti quotidiani e nel rapporto con gli altri, la diversità e la solitudine. Quattordici quadri in cui viene descritto il percorso della protagonista, appartenente a quella branca integralista del cattolicesimo (penso i lefebriani) che recita ancora la messa in latino, non tollera certi tipi di musica perchè espressione satanica, rifiuta il concilio vaticano II. La descrizione dell'ambiente formativo di Maria è veramente efficace, specialmente nella qualità raffinata dei dialoghi dove il condizionamento, la costrizione e soprattutto la rinuncia entrano a far parte nell'esistenza di una ragazza che si trova inserita perfettamente nel proprio ambiente che alimenta il fervore della sua sincera fede, ma la isola immancabilmente con il mondo esterno che la guarda come un'aliena.
Fervore religioso e rinuncia che sono i caratteri principali di questa via crucis che a porterà al totale annientamento di se stessa, interiorizzando le sue celate aspirazioni nei confronti del mondo esterno come tentazioni maligne e quindi delle colpe da espiare fino al sacrificio estremo. Il fanatismo può generare "mostri", ma in odor di santità.
Mi ha ricordato molto Lourdes per la capacità di riuscire a sospendere il giudizio, dato il carattere ambivalente delle immagini e soprattutto delle parole, perchè è un film molto parlato dove ogni quadro o tappa di questa via crucis è caratterizzata da camera fissa con pochissimi ed impercettibili movimenti di macchina ad esclusione del dolly nella scena finale. Un percorso esistenziale che può essere visto come il risultato di un ambiente religioso fanatico (il personaggio della madre ve lo consiglio!) oppure l'ascesa alla santità in un contesto moderno e secolarizzato.