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EXODUS - DEI E RE regia di Ridley Scott

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ferzbox     7 / 10  18/01/2015 16:25:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come in tante altre occasioni,qualcuno potrebbe non ritenere opportuno paragonare i rifacimenti con i film originali,ma in alcuni casi e per alcune persone non è facile fare questo,tenendo conto che alcune pellicole sono entrate nel mito del cinema per dovuti meriti,facendo parte della loro infanzia,adolescenza o gioventù.
Il kolossal del 1956 diretto da Cecil B.DeMille appartiene ad una categoria definita "Peplum"(i classici film storici/mitologici) ormai scomparsa da 30 anni buoni,ma rappresentante di un ciclo di pellicole importanti e significative; alcune di queste sono entrate di diritto nel podio dell'arte in celluloide,rammentando l'artisticità di alcuni attori e la grande classe di registi oggi rispettati e stimati.
Essendo di una classe targata anni 70,faccio parte di una schiera di spettatori che rendono inevitabili i confronti generazionali; anche perchè non si parla di cinema discutibile; i "Peplum" sono stati soffocati dai nuovi linguaggi cinematografici nati nella metà degli anni 70,ma tutt'oggi è innegabile il loro fascino; film come "Spartacus", "Ben Hur", "Quo Vadiz" o "I dieci comandamenti" qui trattati,hanno ancora una forza dirompente dalla quale è impossibile snobbare l'ammirevole fattura.
Però in questo c'era Ridley Scott dietro la macchina da presa....e questo creava una certa differenza, non parliamo di un regista a caso,bensì del papà di "Alien" e "Blade Runner"...
....insomma,anche se Scott negli ultimi tempi ha perso qualche colpo,rimane ancora un'icona del grande cinema....la cosa poteva essere interessante..

"Exodus" ha tanti pregi e tanti difetti; mi risulta difficile capire bene cosa mi ha lasciato.
Partiamo dal lato tecnico.
La regia di Ridley Scott si conferma ancora ammirevole,mostrando una certa familiarità con la realizzazione di pellicole di tale portata; le location,i costumi,gli effetti speciali,la spettacolarità delle inquadrature,la fotografia ed il montaggio sono impeccabili,ma non sono rimasto troppo contento dalla colonna sonora(imponente ma allo stesso tempo insignificante),la regia(sempre molto raffinata ma stranamente indecisa in alcuni punti) e la scelta degli interpreti(Christian Bale è un'ottimo attore,ma non lo vedevo bene nel ruolo di Mosè.....Sigourney Weaver sacrificatissima e limitata a sole quattro battute.....Joel Edgerton un Ramses esteticamente carismatico ma fastidiosamente infantile)....
Insomma,tecnicamente il film ha diversi alti e bassi,anche se nel complesso non viene da disprezzarlo....
Forse il vero problema sta in una sceneggiatura troppo impaziente nel voler arrivare al clou della vicenda,trattando frettolosamente gli eventi iniziali prima della redenzione degli Ebrei; sembra quasi che Ridley Scott dia per scontato che gli spettatori conoscano la storia,senza perdersi troppo in preamboli; si tratta di una cosa che non mi aspettavo da lui...
Di interessante c'è il tentativo di rendere la storia più realistica e meno "divina",mostrando eventi legati all'onnipotenza di Dio senza condirli con quel retrogusto di quasi "magia fantasy" tipica dei vecchi Peplum; il potere di Dio si manifesta come un'anomala e sospetta ribellione della natura; non ho disprezzato affatto questa cosa.
Il rapporto Dio/Mosè segue sempre questa filosofia; l'uomo appare più fragile e ribelle davanti ad un Dio meno autoritario,ma amichevole ed ambiguo.

In definitiva,nonostante a volte sentivo notevoli cali di ritmo,non mi sono annoiato durante la visione; si tratta di una buona produzione(sicuramente superiore di 10 volte a quella idiozia di "Noah"),però non credo che lascierà un'enorme cicatrice; il film con Charlton Heston continuerà a rimanere nell'Olimpo del grande cinema....e sarà sempre quello che mi vedrò quando sentirò la voglia di rivivermi la storia di Mosè e Ramses;questa di Ridley Scott l'ho vista solo come una piacevole alternativa diretta da un regista che in passato ha saputo dare molto di più....